sabato 20 febbraio 2016

Domani vado nei negozi Apple e compro un qualsiasi prodotto. Invito tutti a fare come me.

Appello di Donald Trump: 'Boicottiamo la Apple'

'Finchè non sblocca iPhone killer San Bernardino' dice il magnate. Per Sanders serve una via di mezzo, per Hillary Clinton meglio un compromesso

Redazione ANSA WASHINGTON 
Donald Trump ha lanciato un appello a boicottare la Apple fino a che la casa di Cupertino non fornirà il software per sbloccare l'iPhone del killer di San Bernardino. Le parole del candidato repubblicano alla Casa Bianca durante un evento elettorale in South Carolina.
Sanders serve via di mezzo  - ''Sono molto preoccupato, in America, per il 'grande fratello', ma dovrebbe esserci una via di mezzo tra la lotta al terrorismo e la protezione dei diritti costituzionali'': cosi' il senatore 'socialista' Bernie Sanders ha commentato in serata, prima di un dibattito a Las Vegas trasmesso in diretta da Msnbc, il rifiuto opposto da Apple ad un giudice federale di 'sbloccare' l'iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino per il timore di creare un "precedente pericoloso" per la privacy dei cittadini.
Hillary, serve compromesso  - Anche Hillary Clinton, come Bernie Sanders, e' per la ricerca di una via di mezzo nella battaglia per la privacy dopo il rifiuto opposto da Apple all'ordine di un giudice federale di 'sbloccare' l'iPhone di uno degli autori della strage di San Bernardino, per il timore di creare un ''precedente pericoloso'' per la privacy dei cittadini. ''E' uno dei dilemmi piu' difficili'', ha ammesso in un dibattito in stile town hall a Las Vegas, Nevada, alla vigilia dei caucus democratici. ''Capisco entrambe le parti, credo che gran parte dei cittadini veda entrambe le parti. Ecco perche' c'e' bisogno di una persona in carica che possa provare a portare la gente insieme verso un compromesso'', ha aggiunto.
Udienza Apple-Fbi fissata per il 22 marzo - Approda in tribunale la battaglia tra Apple e Fbi, dopo la decisione dell'azienda di Cupertino di opporsi all'ordine di una corte federale di aiutare l'Fbi a sbloccare l'iPhone5 usato da uno dei killer della strage di San Bernardino. Una corte federale della California ha infatti fissato per il 22 marzo l'udienza relativa al caso, come ha reso noto un portavoce della procura per il distretto centrale della California. 
Governo Usa, 'Apple aiuti Fbi e sblocchi iPhone' - Sale la tensione tra l'Amministrazione Usa e Apple. Il Dipartimento della giustizia ha infatti presentato un'istanza nel tentativo di costringere la Casa di Cupertino a rispettare il provvedimento in cui si ordina lo sblocco dell'iPhone di uno dei killer di San Bernardino. Sblocco richiesto dagli agenti Fbi. L'istanza presentata dal Dipartimento della Giustizia consiste in una richiesta al giudice di prendere una decisione sul caso, dopo che il numero uno di Apple, Tim Cook, si e' rifiutato di procedere allo sblocco dell'iPhone, giudicandolo un precedente pericoloso per la difesa della privacy.
Il Nyt si schiera con l'azienda di Cupertino  - Il New York Times approva in un editoriale la decisione della Apple di opporsi all'ordine di una corte federale di aiutare l'Fbi a sbloccare l'iPhone5 usato da uno dei killer della strage di San Bernardino. Per il quotidiano sono "comprensibili" gli obiettivi degli investigatori federali e del governo "ma Apple sta facendo la cosa giusta sfidando la decisione della corte che richiede di ottemperare" al suo ordine. Il Nyt ricorda che "la Costituzione e le leggi nazionali limitano come gli investigatori e i magistrati possono raccogliere le prove" e cita un caso del 1977 riguardante la New York Telephone Company in cui la Corte suprema stabili' che il governo non può costringere una parte terza non coinvolta nel crimine ad assistere le forze dell'ordine se questo comporta "oneri non ragionevoli", come capiterebbe se la Apple dovesse creare un nuovo software per forzare il sistema di sicurezza dell'iPhone in questione. In tal caso, secondo il giornale, ci sarebbe un "effetto che va al di la' dello sblocco di un solo iPhone" perche' i tribunali potrebbero usare questo software in altre indagini o ordinare di crearne di nuovi per soddisfare nuove esigenze. Inoltre, sempre secondo il Nyt, gli investigatori hanno altri mezzi per raccogliere prove, ad esempio il sequestro dei dati immagazzinati su iCloud e su Gmail. "Anche se il governo prevalesse costringendo Apple ad aiutare (le indagini, ndr), questo ben difficilmente sarebbe la fine della storia", conclude il quotidiano.

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