Il Fatto e quel vizio di decidere i palinsesti altrui
L’indignazione del giornale diretto da Travaglio: Formigli ha “osato” disdire l’invito a Monika Dobrowolska, la vedova di Roberto Mancini senza deciderlo con il quotidiano
Il Fatto di oggi se la prende con Vincenzo De Luca rendendo nota “una delle gemme che luccicano sulle carte dell’inchiesta sui costi gonfiati della piazza del lungomare” di Salerno, quando il governatore della Campania ne era il sindaco. La “gemma” è, naturalmente, un’intercettazione telefonica: e naturalmente non ha niente a che fare con l’inchiesta. Ma serve ad alimentare la macchina del fango, e dunque merita un richiamo in prima pagina: “Ora De Luca si fa pure i palinsesti”.
Il 29 marzo 2013, ci racconta il Fatto, “De Luca è al telefono con un operatore di Lira Tv di Salerno”. Il sindaco è “furioso” perché l’emittente locale ha tagliato il passaggio di un’intervista in cui De Luca criticava la Guardia di Finanza e i pm che stavano indagando proprio sui costi della piazza. La protesta ha successo, e la sera “il servizio andrà in onda integralmente”. Secondo l’indignato cronista del Fatto, “l’intercettazione illumina quale giornalismo piace a De Luca”. Ed è un ottimo giornalismo: che non taglia, censura e manipola – come spesso amano invece fare i colleghi del Fatto – ma riporta integralmente le dichiarazioni di un sindaco. Dov’è lo scandalo?
Il vizio di voler decidere i palinsesti altrui è semmai una peculiarità del Fatto, che sempre oggi protesta perché Corrado Formigli ha disdetto all’ultimo momento l’invito a Monika Dobrowolska, la vedova di Roberto Mancini, il poliziotto morto di cancro che per primo ha scoperto il malaffare della Terra dei Fuochi. “Era già stata da Vespa, oltre che in altri programmi”, spiega lo stesso Formigli al Fatto: “Abbiamo ritenuto di invitare invece Marzia, la mamma di un bambino malato. E’ una scelta editoriale”. Che però, se non viene preventivamente concordata con la direzione del Fatto, è sicuramente sbagliata.
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