Il direttore di Gay.it dice sì alla legge Cirinnà senza la Stepchild Adoption
Alessio De Giorgi, direttore di gay.it, è intervenuto su Radio Cusano Campus sul tema delle unioni civili spiegando che la legge va portata a casa anche con lo stralcio della stepchild adoption. “Mi stanno scrivendo molte persone in questi mesi. Sono in tanti a pensare che sarebbe meglio accettare le unioni civili, anche senza stepchild adoption – ha spiegato -. Il 95% di noi omosessuali non ha figli e non intende averli. Perché fa una scelta di vita diversa, basata su due persone. Il senso di paternità, magari, lo sfoga sui nipoti. La scelta delle coppie gay italiane è in larga parte condivisa. Questa discussione mi convince poco, anche in termini culturali questo insistere sulla famiglia soltanto quando hai figli non corrisponde al vero. Le famiglie gay italiane si tengono in piedi in larga parte senza figli. Perché io e il mio compagno, per quanto potremmo insistere, di figli non ne potremmo mai avere”.
La posizione di De Giorgi è quantomeno curiosa. A parte l’argomento del “Mi stanno scrivendo tanti che dicono che”, un classico delle argomentazioni raffazzonate (tanti comunque stanno scrivendo al Family Day e dicono che non vogliono alcuna legge: che si fa, la gara delle email?), la decisione di non avere figli si prende, di solito, in coppia, e si cambia, in coppia, a distanza di mesi e in base alle circostanze materiali di una coppia e alle loro necessità. Come si fa a pensare che chi oggi, legittimamente, non vuole avere figli tra dieci anni la penserà alla stessa maniera? In ultimo, quello di cui stiamo parlando è un’opportunità di legge: la SA non costringe nessuno ad avere figli (così come, ad esempio, la legge sul divorzio non costringe a divorziare e quella sull’aborto non costringe ad abortire): ci vuole così tanto a capire che il punto sono la libertà e i diritti, e non la contingenza?
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