domenica 14 febbraio 2016

In ritardo di 20 anni sui diritti, ecco l’Italia vista dall’Europa

Unioni civili
Rainbow
Dal matrimonio egualitario del Regno unito ai Pacs francesi, dalla stepchild tedesca alle nozze olandesi e spagnole. E alcune leggi sono del secolo scorso…
Vista dall’Europa l’Italia è un paese strano che sta facendo una enorme fatica per varare una legge buona a eliminare le discriminazioni ai danni delle persone omosessuali. Fatica che molti degli altri paesi hanno smesso di fare da molto tempo e nei quali una persona come Elton John, che ha marito e prole, non è più una eccezione. L’ultima buona notizia è arrivata da pochissimo. Riguarda il cattolico Portogallo dove ha ottenuto il via libera l’adozione per le coppie omosessuali. Sempre in Portogallo il matrimonio egualitario è legge dal 2010 grazie alla cancellazione, nel testo delle nozze etero, del riferimento al «sesso diverso» dei due coniugi. L’Italia resta invece al momento ancora senza legge sulle unioni civili e sull’adozione da parte delle coppie omosessuali. Ma siamo alla vigilia di una trasformazione profonda. Va detto, comunque, che la stepchild adoption, l’adozione coparentale, se approvata risulterà una adozione limitata, regolerà i rapporti tra l’adulto e il figlio del partner senza che nonni, cugini o zii entrino in parentela con il minore. Non avviene così in molti paesi europei. Ad esempio in Svezia l’adozione è divenuta legge nel 2003 mentre il matrimonio egualitario è entrato in vigore nel 2009. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo in alcuni dei principali paesi europei.
Regno Unito 
Se da noi alcuni dicono «approviamo le unioni civili e all’adozione poi ci si pensa», altrove è successo tutto il contrario. E’ il caso del Regno Unito. L’adozione da parte di coppie omosessuali è stata autorizzata per Inghilterra e Galles tramite l’Adoption Children Act varato nel 2002, mentre le nozze sono diventate legge nel 2013. Approvata con un consenso schiacciante da entrambe le Camere del parlamento di Westminster, la legge sul matrimonio egualitario ha avuto bisogno di qualche mese per il perfezionamento delle procedure tecniche. La legge è diventata definitiva con il «royal assent», il sigillo della regina. A volerla fortemente il premier conservatore David Cameron. Il varo delle leggi non ha significato l’azzeramento tout court dei pregiudizi, resta aperta la piaga del bullismo nelle scuole.
Irlanda
La cattolicissima Irlanda ha approvato nell’aprile del 2015 il «Children and Family Relationship Bill», che introduce le unioni civili e l’adozione di minori da parte dei coniugi dello stesso sesso. Un mese dopo un referendum passato con il 62 per cento dei sì ha consentito il matrimonio egualitario. L’Irlanda è stata il primo paese al mondo a introdurre con un referendum il matrimonio per tutti. In Italia tanti i commenti, ma uno in particolare ha lasciato a bocca aperta. Il cardinale Pietro Parolin segretario di Stato vaticano ha definito l’approvazione una «sconfitta per l’umanità». Al contrario l’arcivescovo di Dublino Martin ha commentato i risultati dicendo che per la chiesa è arrivato il momento di fare i conti con la realtà. «Ci dobbiamo fermare, guardare ai fatti e metterci in ascolto dei giovani».
Spagna
E’ dal 2005 che in Spagna, Paese di forte tradizione cattolica, le coppie omosessuali si possono sposare e adottare figli. L’adozione è consentita anche per i single. Il 30 giugno del 2005 il Parlamento ha approvato una legge che regola l’unione tra due persone dello stesso sesso. È stato modificato l’articolo 44 già esistente del codice civile spagnolo con l’aggiunta di un paragrafo che ora recita: «L’uomo e la donna hanno il diritto di contrarre matrimonio conformemente alle disposizione di questo codice. Il matrimonio avrà gli stessi requisiti ed effetti nel caso in cui i contraenti siano dello stesso sesso o di diverso sesso». Non è tutto: in Spagna possono sposarsi anche due cittadini stranieri e i gay e le lesbiche possono celebrare le nozze anche in Chiesa, passaggio che comporta automaticamente la registrazione civile dell’unione.
Francia
In principio fu il Pacs che sta per «Pacte civil de solidarité»cioè Patto Civile di Solidarietà. Ha avuto tanta eco in Italia ma i tentativi di farlo diventare legge da noi sono andati a vuoto. E’ stato varato in Francia per la prima volta nel 1999. Possono accedere ai Pacs tanto le coppie omosessuali quanto quelle etero, chiunque insomma voglia lega lizzare la propria unione senza avvalersi del matrimonio. Grazie al Pacs si possono godere alcuni diritti come l’assistenza del partner in ospedale, prendere decisioni sulla salute e sulla vita del proprio compagno, ereditare in caso di decesso. Ma la Francia non si è fermata qui. Il 23 aprile 2013, dopo 5 mila emendamenti e 136 ore di acceso dibattito nel Parlamento di Parigi, ha approvato la legge che sancisce le nozze tra persone dello stesso sesso. Nel primo anno a sposarsi sono state 7mila coppie, a unirsi in matrimonio più uomini che donne.
Germania
La legge sulla convivenza stabile tra persone dello stesso sesso è stata varata in Germania nel 2001. I conviventi possono scegliere un cognome comune e assumono obblighi di assistenza e sostegno reciproco. Alla coppia vengono riconosciuti tutti i diritti contributivi e assistenziali previsti con il matrimonio. Il ddl Cirinnà attualmente in discussione al Senato si ispira anche al modello tedesco. In Germania dal 2005 è consentita la stepchild adoption e dal 2013 anche l’adozione del figlio adottivo del partner, non solo di quello biologico. Nel giugno scorso la Camera alta, in cui sono rappresentati gli stati federati, ha approvato una risoluzione che esorta il governo Merkel a porre fine alla discriminazione contro gli omosessuali arrivando ad approvare in tutta la legislazione federale il matrimonio egualitario. Secondo diversi sondaggi la maggioranza dei tedeschi è favorevole al cambiamento.
Olanda
La legge sulla convivenza domestica è stata varata nel 1998, fatta appositamente per le persone omosessuali ha trovato largo consenso anche tra le coppie etero. Già dal ‘95 il Parlamento aveva istituito una commissione per indagare la fattibilità del matrimonio egualitario. La commissione diede parere favorevole anche grazie al fatto che per la prima volta i democratici cristiani non facevano parte della coalizione di governo. La camera Alta approvò la legge nel dicembre del 2000. I primi matrimoni vennero celebrati nell’aprile del 2001. Ma il rispetto degli olandesi viene da lontano. Dal 1993 è comunque in vigore la legge sugli eguali diritti che cita l’orientamento sessuale tra i motivi per i quali una persona non può essere discriminata.
Austria
La legge che regola le unioni civili tra gay e lesbiche è in vigore dal primo gennaio del 2010. La celebrazione avviene dinanzi a un ufficiale di stato civile, prevede la individuazione di una stessa residenza, il dovere di fedeltà, l’assistenza al coniuge, il sostegno da darsi reciprocamente. Nel gennaio 2015 è stato revocato il divieto di adozione: oggi in Austria le coppie omosessuali possono accedere alle procedure per adottare figli esattamente come le coppie eterosessuali. Si è arrivati a stabilirlo anche grazie alla Corte costituzionale austriaca che ha rigettato come «inadeguati» gli argomenti a favore della «difesa del matrimonio e della famiglia tradizionale» tesi a limitare i diritti delle coppie gay .

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