martedì 27 ottobre 2015

Cresce bene il ragazzo. Uguale uguale a tutti i grillini.

Chiede la rettifica per l'intervista pubblicata sul quotidiano che lo dipinge come sostenitore di Marino
DARIO FERRI
Marco Colarossi, baby attivista del MoVimento 5 Stelle, si è arrabbiato per l’intervista a firma di Paola Zanca pubblicata domenica sul Fatto Quotidiano. Nel pezzo il ragazzino viene dipinto come sostenitore del sindaco Ignazio Marino e sembra adombrare l’impossibilità a vincere le elezioni per i grillini:
Da tre giorni l’a do lescente grillino anima il tweet-bombing in difesa del sindaco di Roma. La spiega così: “A livello politico è normale che i Cinque Stelle chiedano le sue dimissioni: sono all’opposizione e vogliono governare. Lo hanno sempre attaccato, non possono difenderlo adesso. Quando il nemico è in difficoltà non puoi non dargli la botta finale. Va cavalcata l’onda, è normale. Ora sono tutti contro Marino, i Cinque Stelle lo sono sempre stati: come fanno a cambiare idea adesso? Loro sono moralmente obbligati a chiedere le sue dimissioni, è anche una questione di coerenza. Ma io, come cittadino, devo giudicare se la giunta Marino ha fatto qualcosa di buono o no”. Sostiene lo studente (a cui si raccomanda un supplemento di grammatica se davvero sul suo blog vuole fare le pulci al “politico più s pr e gi e vo l e”) che “è innegabile che Marino abbia tolto del potere alla mafia, lo ha detto anche il procuratore Pignatone”. E poi, aggiunge, “per vedere i risultati delle cose che ha fatto ci vuole tempo”. Ma il suo, più che altro, è “un ragionamento”:“Ne l momento in cui i Cinque Stelle governano Roma, il Movimento muore. Prenderemmo il Campidoglio nel 2016, due anni prima delle elezioni politiche: ma in due anni a Roma non si fa nulla. E Renzi, in campagna elettorale, potrà facilmente dire: ‘Avete visto come hanno governato Roma?’”.
Ecco la replica video di Colarossi:
Sul Fatto di oggi non ci sono però rettifiche.

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