Digitando Equitalia nel blog di Beppe Grillo, si trovano secondo Google 10.900 risultati. L’impresa è probabilmente trovare un post che ne parli in maniera super partes: solo andando a spulciare nella prima pagina dei risultati, troviamo in bella vista la proposta del M5s per abolire Equitalia ed una sfilza di contenuti (firmati a vario titolo da deputati M5s, da Beppe Grillo stesso, dallo “staff” o da Casaleggio) dal titolo inequivocabile: I suicidi di Equitalia, Le mani di Equitalia nel tuo cc a tua insaputa, Equitalia tassa anche i morti, Equitalia ti fa ammalare dille di smettere, Chiudiamo Equitalia, #MuriamoEquitalia. Da aprile 2014 è nata anche la pagina Facebook Abolire Equitalia, Pagina ufficiale del Gruppo Parlamentare del Movimento Cinque Stelle per l’abolizione di Equitalia, ed è partito di pari passo il tour #AbolirEquitalia. Nel frattempo, però, il M5s si presenterà alle regionali in Campania con una candidata dal curriculum abbastanza contrastante con quanto detto finora: Valeria Ciarambino, dipendente Equitalia, ex assistente dell’amministratore delegato e responsabile ufficio stampa, attualmente dedita all’organizzazione aziendale.
VALERIA CIARAMBINO, ABOLIRE EQUITALIA LAVORANDOCI – Valeria Ciarambino – già candidata alle Europee - è stata eletta candidato alla presidenza della Regione Campania il 28 gennaio con 804 voti su 3765 alle regionalie online, dopo aver collezionato invece 559 voti su 3974 partecipanti al primo turno. Un buon risultato ma non un plebiscito, tipico della dispersione del voto online sul blog di Beppe Grillo, in cui i candidati vengono inseriti senza particolari filtri, se non quello dell’iscrizione al sito di riferimento del M5s da un determinato periodo di tempo. Tant’è vero che per le regionalie campane il numero dei candidati ha sforato le 600 unità. Si dirà: tutti i candidati del Movimento 5 Stelle hanno il dovere di inviare il proprio curriculum al sistema operativo, quindi la posizione lavorativa di Valeria Ciarambino era ben nota. Non proprio: nella pagina ufficiale di Valeria Ciarambino, la candidata M5s alla presidenza della Regione Campania si definisce una generica “impiegata”, con diversi incarichi: da assistente dell’amministratore delegato, a responsabile dell’ufficio stampa per poi approdare all’organizzazione aziendale. Proprio quelli di cui si occupa presso Equitalia, come il suo (scarno) profilo professionale su LinkedIn conferma: Organizzazione aziendale presso Equitalia polis spa.
EQUITALIA MAI NOMINATA NEI CURRICULUM - Altrettanto dicasi per il profilo ufficiale di Valeria Ciarambino tra le liste civiche del blog di Beppe Grillo – guai a nominare Equitalia senza parlarne male sul blog del capo politico del M5s, ndr – e per il suo sito personale, lì dove forse un po’ della sbandierata onestà e trasparenza a 5 Stelle sarebbe d’uopo: attualmente sono impiegata in un’azienda (senza nome, ndr) dove ho ricoperto diversi incarichi, da assistente dell’amministratore delegato, a responsabile delle relazioni esterne e della comunicazione, per poi approdare all’organizzazione aziendale. Non che sia un obbligo inserire tutti i riferimenti dell’azienda e del luogo di lavoro. Ma si capisce come, nel caso di Equitalia, la faccenda sia un po’ diversa per il Movimento 5 Stelle.
L’AVVISO SU FACEBOOK (CON SCIVOLONE) - Valeria Ciarambino, va detto, in un post su Facebook del 15 gennaio 2015 aveva “avvisato” gli elettori del suo lavoro, anche se all’indomani del primo turno di regionalie: “Che io sia una semplice impiegata di Equitalia – annuncia la candidata M5s – (non un funzionario o un dirigente!) è noto sin dalla mia candidatura alle europee [...]. Tuttavia, desidero chiarirlo e ribadirlo ancora una volta [...] specificando inoltre che non mi occupo di riscossione, ma di organizzazione aziendale“. Uno scivolone sgradevole: con la sua affermazione, la Ciarambino sembra un po’ voler scaricare i demeriti sui “riscossori” di Equitalia, le ultime ruote del carro che fanno il lavoro sporco. Ma per arrivare a quel punto, serve il lavoro dei piani alti. A cui anche Valeria Ciarambino contribuisce, occupandosi proprio di organizzazione aziendale. Equitalia lavora per la riscossione tributi, dal primo all’ultimo impiegato. C’è inoltre da considerare la portata mediatica della pagina Facebook della candidata M5s: attualmente conta circa 11 mila like, ma prima della nomina a candidato alla Regione (quando il messaggio è stato postato) quanti potevano essere?
IL CORAGGIO DELLE IDEEHo sempre pensato che il criterio migliore per misurare l’autenticità e il reale radicamento di…
Posted by Valeria Ciarambino on Giovedì 15 gennaio 2015
Fatto sta che in una intervista a Termometro Politico, Valeria Ciarambino si è già trovata a fronteggiare l’inevitabile domanda sul suo lavoro ad Equitalia.
D.: L’anno scorso i parlamentari Cinque Stelle presentarono una proposta di legge che prevedeva l’abolizione di Equitalia, l’azienda per cui lavora. Qual è la sua posizione in merito?
R.: Ci tengo a precisare che il Movimento non è contro i dipendenti di Equitalia. Ma è chiaro che il modello su cui si regge l’azienda non è più adeguato. Va assolutamente modificato l’impianto.
“Modello su cui regge l’azienda”, e “impianto da modificare” sembrano proprio essere alcune delle mansioni di cui si dovrebbe occupare chi lavora a stretto contatto con un amministratore delegato, o chi si occupa di organizzazione aziendale. Cioè quello di cui si è occupata in passato e di cui si occupa attualmente Valeria Ciarambino.
IN PIAZZA CON IL TOUR #ABOLIREQUITALIA - «Il fatto che io sia, al contempo, dipendente di Equitalia e attivista del M5S – e oggi addirittura candidata alla Regione Campania – è certamente un segnale di libertà da parte del Movimento, che mi ha dato la possibilità di candidarmi, ma credo sia un segnale molto importante anche da parte mia»: così prosegue il post su Facebook della candidata M5s. Un segnale di libertà da parte del Movimento di sicuro, ma anche da parte di Equitalia, che si ritrova una propria dipendente che prende parte a manifestazioni di piazza del tour #AbolirEquitalia, in cui ne chiede a gran voce l’abolizione.
GLI ELETTORI M5S L’AVREBBERO VOTATA CON UN CURRICULUM “TRASPARENTE”? - Ma la domanda è: gli elettori del M5s che non conoscevano Valeria Ciarambino – chiamati a scegliere i propri rappresentanti spesso senza conoscerli di persona, ma solo spulciando dalle schede personali sul blog (nel caso della Ciarambino si è votato dalle 10 alle 19 alle regionalie, senza aver comunicato preventivamente i candidati: oltre 600 curriculum in 9 ore, praticamente un minuto di tempo per ogni candidato solo per leggerne la scheda tecnica. Ininterrottamente e senza guardare i video di presentazione…) – avrebbero votato ugualmente una candidata che da curriculum lavora presso Equitalia?
M5S, IL CAOS IN CAMPANIA - A giudicare dal gruppo Facebook Movimento 5 Stelle Campania, la risposta sarebbe stata quantomeno discutibile: negli ultimi mesi si sono susseguiti post di denuncia di attivisti storici, cancellati dal blog proprio nei giorni di presentazione delle candidature alle regionalie. Oppure diMeetUp che per anni sono stati presenti ed autorizzati sul territorio, che si sono visti recapitare da un giorno all’altro una e-mail dall’ufficio legale di Beppe Grillo e negare l’utilizzo del logo, oltre ovviamente all’impossibilità di poter presentare propri candidati alle regionalie. Bannati da un momento all’altro. Una guerra di potere interna al M5s, che in Campania si muove tra le mani di pochi eletti (non in senso parlamentare) e che pochi giorni fa ha dato il la all’ennesimo strappo, consumatosi ad Ischia ad opera di un gruppo di attivisti storici, tra l’altro regolarmente legittimati all’utilizzo del logo.
“SCOMMETTIAMO CHE IL CANDIDATO ALLA REGIONE SARÀ DI POMIGLIANO”? - Nel gruppo, frequentato da oltre 12 mila attivisti e simpatizzanti, non mancano pareri forti contro Valeria Ciarambino, accusata di essere stata “calata dall’alto” e di non essere mai stata particolarmente presente sul territorio fino al momento della candidatura. Il gruppo di attivisti di Pomigliano, da cui è partito Luigi Di Maio e a cui appartiene Valeria Ciarambino, sembra essere uno dei più influenti sul territorio. E la denuncia della testata locale ReteNews24 del 16 dicembre 2014 (ben prima della votazioni delle regionalie) sembra trovare riscontro: l’articolo a firma Pasquale Napolitano parla di “stessi volti delle Europee” e di polemiche. E chiude con una provocazione: “c’è chi scommette che il candidato (del M5s, ndr) alla Regione Campania arriverà da Pomigliano“. Detto, fatto. A pensarci bene, quell’Equitalia “nascosta” nel curriculum di Valeria Ciarambino è forse il minore dei problemi del M5s in Campania.
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