domenica 26 aprile 2015

Carissimo Speranza, c'è una sola cosa che può indebolire il PD: la incapacità della minoranza di capire che questo paese deve cambiare e presto. Il resto sono chiacchiere su chiacchiere. E se non riuscirà Renzi il PD morirà. E il nostro paese rimarrà al palo per altri trenta anni.

Italicum, Speranza: «Renzi sta commettendo un errore molto grave»

26/04/2015 - di 

L'ex capogruppo alla Camera del Pd intervistato da Lucia Annunziata: «Porre la fiducia sulla legge elettorale sarebbe una violenza al Parlamento, un errore madornale che indebolirebbe il Pd»

Italicum, Speranza: «Renzi sta commettendo un errore molto grave»
«Confermo le mie dimissioni, perché le idee valgono più delle poltrone» – così ha detto Roberto Speranza, ex capogruppo del Pd alla Camera intervistato da Lucia Annunziata a In 1/2 h. A dieci giorni delle sue dimissioni da capogruppo del Partito Democratico, l’onorevole Dem ha spiegato di aver ricevuto numerose richieste di tornare al suo posto, una richiesta che però Speranza non può accontentare perché: «Mi sono trovato davanti a un bivio, e ho scelto di essere fedele alle mie idee».
Roberto Speranza intervista
Roberto Speranza – Foto: ANSA/GIORGIO BENVENUTI

«LA RIFORMA ELETTORALE POGGIA SU UN TERRENO TROPPO FRAGILE» -

«Noi non vogliamo far saltare il banco – ha spiegato Speranza – Abbiamo parlato con i grillini e poi abbiamo tirato dentro Forza Italia. Poi abbiamo perso Forza Italia. Ma il terreno su cui si poggiano queste riforme è troppo debole. Ed è questo quello che voglio far capire a Renzi» – ha concluso l’ex capogruppo, dichiarando di non aver avuto contatti con il premier in questi dieci giorni. Speranza ripercorre gli ultimi sviluppi legati all’Italicum: le sue dimissioni, la sostituzione dei dieci parlamentari del Pd in Commissione Affari Costituzionali e torna a sottolineare come, a suo dire, la riforma elettorale affondi le sue fondamenta su un «terreno troppo fragile».

«NON HO UN PREGIUDIZIO SU RENZI» -

«Non ho un pregiudizio su Renzi. Io sono tra quelli che ho pensato che la leadership di Renzi contro i populismi, in particolare quella del Movimento 5 Stelle, potesse essere utile – ha detto poi Speranza – Renzi va alla forzatura per dare un segnale forte al Paese. Ma il prezzo che paga è molto più alto del beneficio di poter dire, tra qualche settimana, ‘Ho approvato l’Italicum’». Pungolato dalle domande di Lucia Annunziata, Speranza ha affermato anche di non temere che la nuova legge elettorale possa «mettere un uomo solo al comando», e che i temi che agitano il Pd riguardino piuttosto il partito stesso. «È chiaro però che un Senato non elettivo e una Camera di nominati rischia di mettere troppo potere nelle mani di chi decide. Ma non parlerei di deriva democratica».

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«LA FIDUCIA SULL’ITALICUM SAREBBE UN ERRORE MADORNALE» -

Speranza voterà la fiducia sull’Italicum? La domanda di Lucia Annunziata è netta. «Porre la fiducia sulla legge elettorale sarebbe una violenza al Parlamento, un errore madornale» – Speranza non usa mezzi termini, pur sottolineando che «ancora il governo non ha fatto capire cosa fare, e spero ci sia ancora tempo per discutere». E ancora: «Renzi fa bene a essere “tosto”, ma se l’Italicum passerà con la fiducia, il Pd diventerà più debole. Dimettendomi ho detto che sarei stato leale, e ritengo sbagliato legare il destino del governo alla legge elettorale. Ma se Renzi metterà la fiducia – ribadisce ancora una volta Speranza – commetterà un errore madornale».

«LA SCISSIONE SAREBBE UN ALTRO ERRORE GRAVISSIMO» -

Una ventina di senatori e una settantina di deputati, più gli amministratori territoriali: Speranza fa la conta della minoranza del Pd specificando che «Nonostante Renzi sia l’uomo che guida il governo, tutte queste personalità possono avere in mente un partito diverso». Ma Speranza allontana lo spettro di una possibile Scissione. «La scissione sarebbe un altro errore gravissimo – ha continuato Speranza – Fuori dal Pd c’è uno scenario devastante. E io voglio dare forza al Pd». Le minoranze, ha spiegato l’ex capogruppo, «sono tutte sotto la stessa bandiera» ed «esprimono delle idee».

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