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MOSUL - Non solo uccidere civili inermi, ma anche le idee. Dopo le decapitazioni degli ostaggi, lo Stato Islamico si macchia a Mosul di un altro 'tradizionale' crimine delle dittature più oscurantiste: i roghi di libri messi all'indice. Non vengono neppure risparmiati i librai, arrestati perchè vendono libri 'cristiani'.

Nella città irachena, da giugno sotto il controllo degli islamisti, sono stati migliaia i libri bruciati in piazza mentre il proprietario della più antica libreria veniva arrestato. Secondo il sito di notizie iracheno 'Ankawa', che cita fonti in città, il proprietario della libreria 'Generazione araba' è stato condotto da elementi dell'Is in un luogo sconosciuto dopo che sono stati trovati libri cristiani all'interno del negozio
 

Nei giorni scorsi i miliziani dell'Is hanno preso d'assalto la biblioteca centrale della più grande città da loro controllata, sfondato le porte e le teche che contenevano libri antichi e preziosi e saccheggiati tutti i volumi ad eccezione di quelli prettamente islamici.

Secondo il National Post, libri di poesia e filosofia, volumi scientifici e anche libri per bambini e di sport sono stati caricati su sei fuoristada. Saccheggiate anche le librerie e le tradizionali bancarelle lungo la centrale via di al-Mutanabi.

"Sono libri infedeli, che spingono a dissobbedire Allah per questo saranno bruciati", ha detto un barbuto miliziano in abiti tradizionali, prima di dar inizio al rogo nella strade della città.

Mosul è una delle più antiche città irachene e durante il caos successivo all'invasione americana nel 2003 molti abitanti aveva custodito nelle loro case gli antichi manoscritti della biblioteca per sottrarli agli scontri e ai saccheggi.