L'Isis ordina: via le croci dalle chiese siriane
Tel Hamis, località siriana a maggioranza cristiana
I jihadisti dello Stato islamico hanno imposto l'immediata rimozione delle croci e dei crocifissi dalle chiese di Tel Hamis, una località a maggioranza cristiana nel nord-est della Siria. Lo hanno riferito i media siriani che si oppongono al califfato dell'Isis, citando a loro volta fonti della Chiesa siriaca siriana e della comunità assira.
Tre jihadisti disertori condannati a morte. Intanto non si arresta l'ondata di violenza e le esecuzioni. Tre jihadisti cinesi sono stati condannati a morte dall'Isis nei mesi scorsi perché avevano cercato di disertare il Califfato. I tre appartenevano al Movimento islamico dell'Est Turkestan (Etim), organizzazione separatista della regione cinese dello Xinjiang accusata dalle autorità di Pechino di avere compiuto decine di attentati mortali.
60 civili uccisi nei raid della Coalizione. La barbara uccisione del pilota giordano ha dato nuova linfa vitale ai raid aerei della Coalizione anti-Isis. Circa 60 persone, per lo più civili tra cui molti minori, sono stati uccisi nel nord della Siria, in una zona controllata dallo Stato islamico. L'attacco sarebbe avvenuto il 28 dicembre 2014, ma la notizia è stata dffusa solo oggi, grazie al rapporto di un' organizzazione umanitaria che lavora al confine con lo stato islamico.
Tre jihadisti disertori condannati a morte. Intanto non si arresta l'ondata di violenza e le esecuzioni. Tre jihadisti cinesi sono stati condannati a morte dall'Isis nei mesi scorsi perché avevano cercato di disertare il Califfato. I tre appartenevano al Movimento islamico dell'Est Turkestan (Etim), organizzazione separatista della regione cinese dello Xinjiang accusata dalle autorità di Pechino di avere compiuto decine di attentati mortali.
60 civili uccisi nei raid della Coalizione. La barbara uccisione del pilota giordano ha dato nuova linfa vitale ai raid aerei della Coalizione anti-Isis. Circa 60 persone, per lo più civili tra cui molti minori, sono stati uccisi nel nord della Siria, in una zona controllata dallo Stato islamico. L'attacco sarebbe avvenuto il 28 dicembre 2014, ma la notizia è stata dffusa solo oggi, grazie al rapporto di un' organizzazione umanitaria che lavora al confine con lo stato islamico.
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