Bombe dei caccia giordani contro Stato islamico. Da Onu dossier shock: bimbi crocifissi e sepolti vivi
Amman annuncia di aver sferrato raid aerei contro le postazioni del Califfato dopo l'esecuzione del pilota arso vivo e non esclude l'invio di truppe speciali di terra: "Vogliamo che paghino per i loro crimini". Il Califfato giustizia tre jihadisti cinesi pronti a lasciare Is
AMMAN - La Giordania ha annunciato di aver sferrato raid aerei contro postazioni dello Stato islamico dopo l'esecuzione da parte delle milizie jihadiste di un suo pilota, Muad Kasasbeah, arso vivo e ripreso in un video sconvolgente. Dopo la divulgazione di quelle immagini, Amman aveva promesso una dura reazione. "L'aviazione giordana ha sferrato raid contro postazioni dello Stato islamico", ha dichiarato un responsabile governativo che ha richiesto l'anonimato, senza precisare il luogo esatto dei raid. "Vogliamo esser certi che (i jihadisti dell'Isis) paghino per il loro crimine e per le atrocità che hanno fatto al nostro pilota", ha detto il portavoce, Mohammed al-Momani. L'emittente satellitare al Arabiya parla di jet lanciati su Raqqa, roccaforte dello Stato islamico nella zona settentrionale della Siria
"Colpiremo questa organizzazione terroristica nei suoi feudi", aveva avvertito il re Abdallah di Giordania, che oggi - accompagnato dal primo ministro Abdallah Nsour - si è recato dalla famiglia del pilota a Karak, a 120 chilometri dalla capitale, per portare le condoglianze.
Secondo una fonte governativa anonima citata oggi dal quotidiano panarabo Asharq al Awsat, la Giordania "non esclude" la possibilità di inviare truppe speciali di terra per operazioni contro lo Stato islamico.
Il consiglio di sicurezza dell'Onu, che ha condannato "la brutalità" dell'Isis, dovrebbe tenere a partire dalle 21 (ora italiana) una riunione sulla guerra in Siria, dove l'escalation dello Stato islamico dal 2013 in poi ha eclissato la rivolta contro il regime di Bashar al Assad.
Rapporto shock dell'Onu: Is crocefigge bambini. Crocifissi, sepolti vivi, torturati, schiavi del sesso, scudi umani. Sarebbero queste le tragiche sorti di bambini e ragazzi in mano all'Isis, secondo uno scioccante rapporto del Comitato delle Nazioni Uniti sui diritti del fanciullo, presentato da Renate Winter, uno degli esperti del Comitato, a Ginevra. L'Is tortura e uccide "sistematicamente" bambini e famiglie di minoranze etniche in Iraq. Minori di 17 anni usati come kamikaze o venduti a mercanti del sesso. Winter afferma di aver avuto segnalazioni di "bambini decapitati, crocifissi e sepolti vivi" dagli estremisti dello Stato islamico.
Stretta contro i cristiani. I jihadisti dell'autoproclamato Califfato hanno imposto la rimozione di croci e crocifissi dalle chiese di Tel Hamis, una località a maggioranza cristiana nel nord-est della Siria. A dirlo sono i media siriani delle opposizioni, che a loro volta citano fonti della chiesa siriaca e della comunità assira. Al momento, l'informazione non può essere verificata in maniera indipendente.
Jihadisti giustiziano tre combattenti cinesi. Tre militanti cinesi dell'Isis sono stati giustiziati nei mesi scorsi dall'organizzazione jihadista perchè avevano tentato di fuggire dall'Iraq. Lo ha riferito il tabloid cinese Global Times, citando un funzionario curdo. Uno di loro è stato ucciso con un colpo di pistola dopo essere stato catturato e imprigionato, mentre gli altri due sarebbero stati decapitati.
I tre cittadini cinesi appartenevano all'East Turkestan Islamic Movement (Etim), secondo il quotidiano cinese, affiliato al Quotidiano del Popolo, l'organo ufficiale del Partito comunista cinese. L'Etim, o Tip (Turkestan islamic party) è il movimento separatista della regione autonoma ai confini con l'Asia centrale dello Xinjiang, che chiede l'indipendenza da Pechino. Secondo l'anonimo funzionario curdo, uno dei tre sarebbe stato giustiziato a settembre scorso, dopo essere stato catturato mentre cercava di fuggire in Turchia per iscriversi all'università, mentre gli altri due sono stati decapitati assieme ad altri 11 con l'accusa di tradimento.
Giordania, il padre del pilota ucciso: ''Chiedo vendetta''
"Colpiremo questa organizzazione terroristica nei suoi feudi", aveva avvertito il re Abdallah di Giordania, che oggi - accompagnato dal primo ministro Abdallah Nsour - si è recato dalla famiglia del pilota a Karak, a 120 chilometri dalla capitale, per portare le condoglianze.
Secondo una fonte governativa anonima citata oggi dal quotidiano panarabo Asharq al Awsat, la Giordania "non esclude" la possibilità di inviare truppe speciali di terra per operazioni contro lo Stato islamico.
Il consiglio di sicurezza dell'Onu, che ha condannato "la brutalità" dell'Isis, dovrebbe tenere a partire dalle 21 (ora italiana) una riunione sulla guerra in Siria, dove l'escalation dello Stato islamico dal 2013 in poi ha eclissato la rivolta contro il regime di Bashar al Assad.
Rapporto shock dell'Onu: Is crocefigge bambini. Crocifissi, sepolti vivi, torturati, schiavi del sesso, scudi umani. Sarebbero queste le tragiche sorti di bambini e ragazzi in mano all'Isis, secondo uno scioccante rapporto del Comitato delle Nazioni Uniti sui diritti del fanciullo, presentato da Renate Winter, uno degli esperti del Comitato, a Ginevra. L'Is tortura e uccide "sistematicamente" bambini e famiglie di minoranze etniche in Iraq. Minori di 17 anni usati come kamikaze o venduti a mercanti del sesso. Winter afferma di aver avuto segnalazioni di "bambini decapitati, crocifissi e sepolti vivi" dagli estremisti dello Stato islamico.
Stretta contro i cristiani. I jihadisti dell'autoproclamato Califfato hanno imposto la rimozione di croci e crocifissi dalle chiese di Tel Hamis, una località a maggioranza cristiana nel nord-est della Siria. A dirlo sono i media siriani delle opposizioni, che a loro volta citano fonti della chiesa siriaca e della comunità assira. Al momento, l'informazione non può essere verificata in maniera indipendente.
Jihadisti giustiziano tre combattenti cinesi. Tre militanti cinesi dell'Isis sono stati giustiziati nei mesi scorsi dall'organizzazione jihadista perchè avevano tentato di fuggire dall'Iraq. Lo ha riferito il tabloid cinese Global Times, citando un funzionario curdo. Uno di loro è stato ucciso con un colpo di pistola dopo essere stato catturato e imprigionato, mentre gli altri due sarebbero stati decapitati.
I tre cittadini cinesi appartenevano all'East Turkestan Islamic Movement (Etim), secondo il quotidiano cinese, affiliato al Quotidiano del Popolo, l'organo ufficiale del Partito comunista cinese. L'Etim, o Tip (Turkestan islamic party) è il movimento separatista della regione autonoma ai confini con l'Asia centrale dello Xinjiang, che chiede l'indipendenza da Pechino. Secondo l'anonimo funzionario curdo, uno dei tre sarebbe stato giustiziato a settembre scorso, dopo essere stato catturato mentre cercava di fuggire in Turchia per iscriversi all'università, mentre gli altri due sono stati decapitati assieme ad altri 11 con l'accusa di tradimento.
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