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ROMA - "Alla Camera Forza Italia non è importante dal punto di vista numerico, ma come idea di riforme condivise. Credo che Fi abbia interesse a starci ma non ha senso rimettere in discussione tutto, noi si va avanti comunque, se non vogliono andiamo avanti anche senza". Matteo Renzi blinda il percorso intrapreso sulle riforme, mandando messaggi espliciti sia all'alleato del patto del Nazareno che alla minoranza interna del Pd.

Renzi analizza inoltre la situazione politica che si è aperta dopo l'elezione di Sergio Mattarella, a presidente della Repubblica. Parlando del dibattito apertosi all'interno di Ncd dopo l'elezione di Mattarella, dice:  "Io penso che oggi ci sia da rimettersi a lavorare con calma. Chi deve leccarsi le ferite lo faccia".
Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, parlando del dibattito apertosi in Ncd dopo l'elezione di Sergio Mattarella, a radio Rtl. "Noi siamo qui non per accontentare un deputato o un senatore, non siamo qui a compattare le minoranze interne, ma a fare il bene per l'Italia".

Sempre sulla partita del Quirinale dice: "Grillo e Berlusconi sconfitti? E' una lettura politichese" dell'elezione del presidente della Repubblica. E  attacca l'ex premier: "Grillo deve decidere una volta per tutte, i Cinque Stelle stanno fermi, arroccati, stanno su una sorta di Aventino, ritirati nel loro angolo".

Il premier ha poi replicato a Bersani per il quale il capo dello Stato "sarà puntiglioso" sulle riforme. "Se Bersani dice che sono bravo sono contento, ma a proposito delle riforme - dice Renzi - voglio dire che Napolitano non è meno rigoroso di quanto lo sia Mattarella.
 
 
Sulla legge elettorale si ascolta tutti, ma l'Italia ha bisogno di correre. L'elezione del Capo dello Stato mette il turbo, non rallenta le riforme. Avanti tutta, io non passo i prossimi mesi a parlare con i partitini ma tra gli italiani per rimettere in moto il paese".