M5s, gruppo di dissidenti lascia il Movimento
Un gruppo di dissidenti ufficializza l'addio al Movimento: «Ci ribelliamo a una forza distruttiva». Di Maio: «C'è chi si vende per poco». Foto.
27 Gennaio 2015
Dopo l'annuncio del 26 gennaio è arrivato l'addio ufficiale.
Dieci parlamentari del M5s (foto) hanno reso noto in conferenza stampa di voler lasciare il gruppo pentastellato per trasferirsi al Misto.
Sono i deputati Mara Mucci, Walter Rizzetto, Tancredi Turco, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Sebastiano Barbanti, Gessica Rostellato. Più il senatore Francesco Molinari.
Il metodo per l'elezione del capo dello Stato, confermano gli ex M5s, ha fatto da detonatore alle nuove uscite: «L'assemblea parlamentare è stata esautorata. Per l'elezione del Presidente non c'è stato confronto, non ci è stato neppure detto nulla se non state buoni e zitti: poi il giorno dopo abbiamo saputo che fare dal blog. Questa è la cosa più grave..».
MUCCI: «VOGLIAMO CAMBIARE L'ITALIA». Mara Mucci ha chiarito la posizione del gruppo: «Noi vogliamo cambiare l'Italia e farlo con coerenza e responsabilità. Il M5s è nato per cambiare le cose e per questo oggi abbiamo rassegnato le dimissioni dal gruppo M5s. Siamo un cantiere aperto».
«Noi diciamo no a un direttorio nominato dall'alto e che sceglie per tutti», ha detto Gessica Rostellato, «nel Movimento si sono negati il dibattito e il pluralismo, il blog ha ratificato decisioni già prese».
Poi viene ribadito un concetto in coro: «Tra non capire e rimanere in silenzio abbiamo scelto di ribellarci ancora una volta».
L'ormai ex parlamentare grillino Walter Rizzetto ha chiarito la sua posizione: «Non ho nulla da contestare a Beppe Grillo: il problema è il 'corollario' esterno che gli ruota intorno».
ALTERNATIVA LIBERA. Poi l'annuncio della nuova denominazione: «Vogliamo essere chiamati Alternativa libera, perché siamo un cantiere aperto. Il nostro gruppo sarà aperto, inclusivo e orizzontale per un progetto di cambiamento che possa offrire un'alternativa libera», ha detto Mucci.
DI MAIO: «QUALCUNO SI VENDE PER POCO». Pronta la replica del deputato M5s Luigi Di Maio: «Legata alla presidenza della Repubblica, c'è in corso una campagna acquisti. Evidentemente o c'è qualcuno che sa comprare bene o qualcuno che si vende per poco».
Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera grillino Andrea Cecconi: «Chi in questo momento lascia il Movimento 5 stelle lo fa piegandosi alla vecchia politica, pronto a infoltire le truppe cammellate di Renzi. Noi proseguiamo sulla strada della trasparenza, loro vanno al Nazareno».
Anche i fuoriusciti parteciperanno alle consultazioni al Nazareno per l'elezione del presidente della Repubblica.
Ad annunciarlo il vice segretario Dem, Lorenzo Guerini, arrivando nella sede del partito, spiegando che l'appuntamento è fissato per le 21 del 27 gennaio.
Dieci parlamentari del M5s (foto) hanno reso noto in conferenza stampa di voler lasciare il gruppo pentastellato per trasferirsi al Misto.
Sono i deputati Mara Mucci, Walter Rizzetto, Tancredi Turco, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Sebastiano Barbanti, Gessica Rostellato. Più il senatore Francesco Molinari.
Il metodo per l'elezione del capo dello Stato, confermano gli ex M5s, ha fatto da detonatore alle nuove uscite: «L'assemblea parlamentare è stata esautorata. Per l'elezione del Presidente non c'è stato confronto, non ci è stato neppure detto nulla se non state buoni e zitti: poi il giorno dopo abbiamo saputo che fare dal blog. Questa è la cosa più grave..».
MUCCI: «VOGLIAMO CAMBIARE L'ITALIA». Mara Mucci ha chiarito la posizione del gruppo: «Noi vogliamo cambiare l'Italia e farlo con coerenza e responsabilità. Il M5s è nato per cambiare le cose e per questo oggi abbiamo rassegnato le dimissioni dal gruppo M5s. Siamo un cantiere aperto».
«Noi diciamo no a un direttorio nominato dall'alto e che sceglie per tutti», ha detto Gessica Rostellato, «nel Movimento si sono negati il dibattito e il pluralismo, il blog ha ratificato decisioni già prese».
Poi viene ribadito un concetto in coro: «Tra non capire e rimanere in silenzio abbiamo scelto di ribellarci ancora una volta».
L'ormai ex parlamentare grillino Walter Rizzetto ha chiarito la sua posizione: «Non ho nulla da contestare a Beppe Grillo: il problema è il 'corollario' esterno che gli ruota intorno».
ALTERNATIVA LIBERA. Poi l'annuncio della nuova denominazione: «Vogliamo essere chiamati Alternativa libera, perché siamo un cantiere aperto. Il nostro gruppo sarà aperto, inclusivo e orizzontale per un progetto di cambiamento che possa offrire un'alternativa libera», ha detto Mucci.
DI MAIO: «QUALCUNO SI VENDE PER POCO». Pronta la replica del deputato M5s Luigi Di Maio: «Legata alla presidenza della Repubblica, c'è in corso una campagna acquisti. Evidentemente o c'è qualcuno che sa comprare bene o qualcuno che si vende per poco».
Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera grillino Andrea Cecconi: «Chi in questo momento lascia il Movimento 5 stelle lo fa piegandosi alla vecchia politica, pronto a infoltire le truppe cammellate di Renzi. Noi proseguiamo sulla strada della trasparenza, loro vanno al Nazareno».
Anche i fuoriusciti parteciperanno alle consultazioni al Nazareno per l'elezione del presidente della Repubblica.
Ad annunciarlo il vice segretario Dem, Lorenzo Guerini, arrivando nella sede del partito, spiegando che l'appuntamento è fissato per le 21 del 27 gennaio.
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