venerdì 8 luglio 2016

Peggio della peggiore Democrazia Cristiana.

Giunta di Virginia Raggi, la mappa delle correnti M5S

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Come è stata composta la giunta di Virginia Raggi 

Virginia Raggi ha composto la sua giunta in modo faticoso. Diversi giornali ricostruiscono lo scontro interno avvenuto al Movimento 5 Stelle, riconosciuto, seppur in modo parziale, anche da Roberta Lombardi, l’esponente pentastellata più influente a Roma insieme a Di Battista. La prima presidente dei deputati M5S ha ammesso sul Corriere le incomprensioni con la sindaca della capitale.

GIUNTA RAGGI, GUIDA ALLE CORRENTI M5S

L’amministrazione di Roma è la prova più rilevante per le ambizioni di guida del governo nazionale del Movimento 5 Stelle. Il successo o il fallimento di Virginia Raggi potrebbe rafforzare o indebolire la sempre più probabile corsa di Luigi Di Maio alla guida dell’Italia. Per questo motivo ogni passo della sindaca è stato seguito in modo quasi ossessivo dai due «direttori» del M5S, quello nazionale e quello romano, che hanno contribuito a formare la squadra che affiancherà Virginia Raggi a Roma. Da loro sarebbe arrivato lo stop alle prime due nomine, Frongia capo di gabinetto e Marra suo vice, decise in autonomia dal nuovo sindaco. Su La Repubblica Giovanna Vitale ha elaborato una sorta di mappa delle correnti all’interno della nuova giunta. L’indicazione di Laura Baldassarre alle Politiche sociali è arrivata da Luigi Di Maio, che ha spinto anche per l’incarico di Marcello Minenna come assessore al Bilancio. Pare su suggerimento di Milena Gabanelli.
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GIUNTA RAGGI, IL RUOLO DI DI BATTISTA E LOMBARDI

Daniele Frongia e Paolo Berdini, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, sono due nomine legate ad Alessandro Di Battista, il parlamentare romano più popolare, tanto nella capitale quanto nel resto d’Italia. Di Battista è il deputato più vicino alla Raggi, anche se sulla giunta ha contato di più, ancora una volta, Di Maio. Paola Taverna e Roberta Lombardi hanno suggerito diverse nomine. La Lombardi, molto legata a Marcello De Vito, ha ammesso in una intervista al Corriere della Sera i suoi dissensi rispetto ad alcune scelte di Virginia Raggi, anche se ha minimizzato le sue difficoltà con il sindaco. La prima presidente dei deputati M5S ha anche smentito l’intervento di Grillo, decisivo a quanto risulta nel bloccare le nomine di Frongia e Marra a capo di gabinetto e suo vice. Le prima scelte di Virginia Raggi che avevano bloccato tutta la formazione della giunta, e rimaste ancora in sospeso visto che per il momento non è stato ancora indicato il capo di gabinetto del sindaco. Una scelta di Raggi per rivendicare la sua autonomia.

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