martedì 5 luglio 2016

Serve un Pd a chilometro zero

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Lavori in corso nella sede del Partito Democratico al Largo del Nazareno, Roma 21 Maggio 2015. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Oggi la vera questione è valorizzare l’impegno civile. Per questo, serve rendere i circoli luoghi pieni di vita
 
Il Pd ha un grande bisogno di rigenerarsi nei territori. Ogni rendita politica è finita perfino in quelle realtà tradizionalmente di centrosinistra. La mobilità del voto è più forte, sempre più locale nelle amministrative, e la fiducia dei cittadini si misura sulle proposte e sulle persone del momento. Ogni comune ha una storia a sé, ogni cinque anni è una nuova sfida. Non basta la buona amministrazione se non si aggiunge la capacità di creare coesione sociale, di costruire significati che motivino i cittadini e li facciano sentire comunità. Si vince quando si convince sull’idea di futuro e non con gli occhi rivolti al passato. Per questo serve, ancor di più, un partito che sappia essere moderno e dinamico.
I democratici devono cambiare. Cogliere la grande opportunità di innovare, sapersi mettere in discussione, per parlare a quegli elettori orfani di un partito, sia a destra che a sinistra. Persone che desiderano respirare una bella politica: non è anti-politica, ma la voglia di un’altra politica.
Per farlo occorre un Pd a chilometro zero, in grado di vivere nei territori dentro i bisogni, le speranze e i sentimenti delle persone. Genuino come la passione dei volontari e dei sindaci. Capace di rinnovarsi, sempre, con un modello organizzativo aperto, accogliente e sensibile alla vita delle persone, ai nuovi tempi di vivere e di fare politica. Senza contrapposizioni, perché le cose belle si uniscono: la piazza reale può stare insieme alla piazza virtuale; chi aderisce può cercare momenti di confronto sui temi con il popolo delle primarie. Un Pd a chilometro zero che invece di avvitarsi nel vecchio dibattito tra la radice e la chioma dell’albero capisce davvero che la questione odierna è rendere fertile la terra dell’impegno civile.
Così il compito del Pd nazionale è di mettere le periferie al centro, fare squadra con i territori, per dare una mano ai circoli a essere più cooworking e startup di idee, capaci di costruire nuove e vere classi dirigenti. Luoghi pieni di vita in cui metterci il cuore.

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