Che fine ha fatto lo streaming del MoVimento 5 stelle?
In origine era lo streaming. Cosa sia successo dopo, però, non è dato saperlo. Dalle riunioni a favore di telecamera, infatti, i Cinque stelle sembrano essere passati ai “chiarimenti” al vetriolo, ma con le webcam spente. Soprattutto sulle questioni romane, con riunioni rigorosamente a porte chiuse in cui il neosindaco di Roma, Virginia Raggi, pare abbia addirittura minacciato le dimissioni, in conflitto con il “direttorio”, al quale adesso chiede “una certa autonomia”. Ed è curioso come tutti i grillini prima vengano eletti sulla base di accordi tali per cui di autonomia praticamente non se ne parla (se non in linea con “il direttorio”), salvo una volta eletti chiedere (giustamente) libertà, autonomia, ecc… Mentre su tutti pende il famoso contratto con multa da 150mila euro in caso di “disubbidienza”.
Al netto di questi “dettagli”, dunque, viene da chiedersi dove sia finito il tanto sbandierato streaming del MoVimento 5 Stelle. Ve lo ricordate? Quando entrarono in Parlamento il mantra era che i grillini avrebbero messo tutto online, qualsiasi riunione, incontro o accordo sarebbe stato mostrato a tutti tramite internet. Era la democrazia del web. E all’inizio qualche pantomima è stata anche fatta. All’epoca c’era Bersani che si adattò alla comparsata. Il tutto è durato lo spazio di qualche mese poi, lentamente e “nos non sentientes”, dello streaming non se ne è parlato più. Al punto che oggi le riunioni in cui si decide la giunta di Virginia Raggi – riunioni al vetriolo, dicono i più – si svolgono a porte chiuse. Lo streaming, insomma, è un buon proposito rimasto relegato ai primi exploit dei Cinque Stelle. Mentre è probabile che i cittadini e gli iscritti al blog avrebbero magari voluto avere voce in capitolo sulla giunta romana o quantomeno conoscere lo svolgimento delle riunioni in cui il direttorio iniziava a lavorare con il neosindaco.
E invece no. Sullo sfondo della scelta degli assessori romani, infatti, le cronache raccontano la guerra intestina al MoVimento, con Roberta Lombardi che starebbe premendo perché l’uomo della sua corrente – Marcello De Vito, già “scartato” alle primarie – abbia un ruolo di peso nella nuova giunta. Su queste riunioni il MoVimento 5 Stelle non accende alcuna telecamera, lo streaming e tutta la strumentazione utile a trasmettere dev’essere rimasta a prendere polvere in soffitta. E invece sono proprio queste le riunioni e le decisioni che dovrebbero essere messe a conoscenza dei cittadini. Altrimenti – davvero – si potrebbe pensare che sia tutta una pantomima, una presa in giro. E noi siamo sicuri che non sia così, dato che il MoVimento 5 Stelle è il cambiamento. O no?
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