L’epica risposta della barista ai clienti che non vogliono “il cameriere di colore”
Succede a Montagnana. E il paese premia il gesto antirazzista della ragazza
Una coppia di anziani ha rifiutato di farsi servire al bar da un ragazzo di colore e la barista, in un gesto antirazzista, li ha gentilmente invitati alla porta.
Succede a Montagnana, cittadella del padovano. Una coppia di anziani clienti entra nel bar dove lavora Laura, studentessa universitaria. A prendere le ordinazioni per la coppia, moglie e marito, ci pensa un ragazzo di colore, in Italia fin da bambino. La storia la racconta Il Mattino di Padova:
Succede a Montagnana, cittadella del padovano. Una coppia di anziani clienti entra nel bar dove lavora Laura, studentessa universitaria. A prendere le ordinazioni per la coppia, moglie e marito, ci pensa un ragazzo di colore, in Italia fin da bambino. La storia la racconta Il Mattino di Padova:
«Non vogliamo essere serviti da un cameriere di colore», avrebbero sgarbatamente affermato i due coniugi, puntando chiaramente il dito contro l’imbarazzato ragazzo.
La resistenza dell’anziana coppia, tuttavia, è durata ben poco. A dar man forte e difendere con decisione il collega offeso è arrivata Laura, che dopo aver ripreso i due sgarbati clienti ha chiaramente invitato la coppia ad andarsene: «Potete pure andare via, qui noi non serviamo clienti razzisti». A moglie e marito, tra un borbottio e un altro, non è rimasto che girate i tacchi e uscire dal locale.
IL PAESE RINGRAZIA LA CAMERIERA
- La storia di Laura sta facendo il giro dei social. Nel gruppo “Montagnana 2.0, parliamone…”, piazza virtuale della città, sono fioccati i complimenti dei cittadini. Un gruppo di abitanti si è presentato sabato sera nel locale per consegnare alla giovane cameriera alcuni mazzi di fiori e un cartello di ringraziamenti con la frase «Perché coraggio ed umanità non debbano mai mancare».
La giovane – che non vuole pubblicità per sé o per il locale – ha precisato in queste ore sul gruppo: «Di tutta la faccenda, che tra l’altro è già stata abbastanza “gonfiata”, vorrei che venissero messi in risalto solo il rispetto per gli altri e la dignità di ogni essere umano in quanto tale. Credo che questi non siano valori da strumentalizzare tramite social network o quotidiani. Ognuno di noi, nel quotidiano, può fare gesti di “coraggio e umanità”, senza essere nella prima pagina di un giornale».
Alla fine dovrebbero esser gesti quotidiani. Normali, di tutti.
La giovane – che non vuole pubblicità per sé o per il locale – ha precisato in queste ore sul gruppo: «Di tutta la faccenda, che tra l’altro è già stata abbastanza “gonfiata”, vorrei che venissero messi in risalto solo il rispetto per gli altri e la dignità di ogni essere umano in quanto tale. Credo che questi non siano valori da strumentalizzare tramite social network o quotidiani. Ognuno di noi, nel quotidiano, può fare gesti di “coraggio e umanità”, senza essere nella prima pagina di un giornale».
Alla fine dovrebbero esser gesti quotidiani. Normali, di tutti.
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