lunedì 12 ottobre 2015

Questa è l'Italia che mi piace.

L’epica risposta della barista ai clienti che non vogliono “il cameriere di colore”

12/10/2015 - di 

Succede a Montagnana. E il paese premia il gesto antirazzista della ragazza

L'epica risposta della barista ai clienti che non vogliono "il cameriere di colore"
Una coppia di anziani ha rifiutato di farsi servire al bar da un ragazzo di colore e la barista, in un gesto antirazzista, li ha gentilmente invitati alla porta.
Succede a Montagnana, cittadella del padovano. Una coppia di anziani clienti entra nel bar dove lavora Laura, studentessa universitaria. A prendere le ordinazioni per la coppia, moglie e marito, ci pensa un ragazzo di colore, in Italia fin da bambino. La storia la racconta Il Mattino di Padova:
«Non vogliamo essere serviti da un cameriere di colore», avrebbero sgarbatamente affermato i due coniugi, puntando chiaramente il dito contro l’imbarazzato ragazzo.
La resistenza dell’anziana coppia, tuttavia, è durata ben poco. A dar man forte e difendere con decisione il collega offeso è arrivata Laura, che dopo aver ripreso i due sgarbati clienti ha chiaramente invitato la coppia ad andarsene: «Potete pure andare via, qui noi non serviamo clienti razzisti». A moglie e marito, tra un borbottio e un altro, non è rimasto che girate i tacchi e uscire dal locale.

IL PAESE RINGRAZIA LA CAMERIERA

- La storia di Laura sta facendo il giro dei social. Nel gruppo “Montagnana 2.0, parliamone…”, piazza virtuale della città, sono fioccati i complimenti dei cittadini. Un gruppo di abitanti si è presentato sabato sera nel locale per consegnare alla giovane cameriera alcuni mazzi di fiori e un cartello di ringraziamenti con la frase «Perché coraggio ed umanità non debbano mai mancare».
La giovane – che non vuole pubblicità per sé o per il locale – ha precisato in queste ore sul gruppo: «Di tutta la faccenda, che tra l’altro è già stata abbastanza “gonfiata”, vorrei che venissero messi in risalto solo il rispetto per gli altri e la dignità di ogni essere umano in quanto tale. Credo che questi non siano valori da strumentalizzare tramite social network o quotidiani. Ognuno di noi, nel quotidiano, può fare gesti di “coraggio e umanità”, senza essere nella prima pagina di un giornale».
Alla fine dovrebbero esser gesti quotidiani. Normali, di tutti.

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