lunedì 12 ottobre 2015

Altra lettura interessante.

L'esercito dei nuovi opinionisti: in tivù conta lo sponsor

I Polito boys Labate e D'Esposito. Feltri scuola Fatto. Scanzi scuderia Visverbi. Barra in area Lucio Presta e il battitore libero Sansonetti. Chi morde la politica.

12 Ottobre 2015
L’opinionista in tivù non è una missione, ma una professione.
Un'arte da esercitare con gli strumenti adatti.
E disporre degli utensili migliori non è facile.
Dipende da chi ti insegna il mestiere.
OGGI CONTA LO SPONSOR. Certo, una volta contavano la firma e le idee; ora pesano il volto e lo sponsor.
E così dai soliti inossidabili, e inaffondabili, Marco Travaglio e Massimo Cacciari - solo per citare il vertice della top 10 dove figurano Maurizio Belpietro e Alessandro Sallusti, Marcello Sorgi e Paolo Mieli - si è passati alla nuova generazione di commentatori, pronti ad aggredire la politica, e il presente, con l’anima dei tempi.
RENZIANI O LIBERAL. Ovvero renzianamente quanto basta se il cuore, e lo sponsor, battono a sinistra; liberal e anche un po’ radical se lo sguardo vira verso il centrodestra.
Insomma, cambiano i tempi e con essi i volti da proporre ai telespettatori.
E così fra Rai e Mediaset, La7 e Sky, una nuova generazione di opinionisti avanza imperterrita e conquista grandi spazi (guarda la galley).

Labate e D'Esposito, la carica dei Polito boys

Tommaso Labate, firma del Corriere della sera e conduttore dell’edizione estiva di In Onda, rappresenta la punta avanzata di questa pattuglia.
Tommy, come lo chiamano gli amici e colleghi, assieme a Fabrizio D'Esposito, firma di punta de Il Fatto Quotidiano, fa parte della scuderia dei cosiddetti Polito boys.
SCUOLA RIFORMISTA. In pratica i due giornalisti sono stati allevati e cresciuti, professionalmente parlando, da Antonio Polito che li ha avuti in squadra quando dirigeva Il Riformista.
Labate ha seguito l’editorialista al Corriere mentre D’Esposito, ospite particolarmente amato da Mirta Merlino, conduttrice de L’Aria che tira, e dagli altri talk di La7, ha preferito accasarsi a Il Fatto, restando però in sintonia con Polito.
E i risultati sono lì a dimostrare che il feeling funziona.
DE ANGELIS TIRA MOLTO. Altro Polito boy è Alessandro De Angelis, che dopo l’esperienza con Michele Santoro a Servizio Pubblico è approdato a Piazzapulita con Corrado Formigli.
De Angelis, lasciato Polito, è entrato nelle grazie di Lucia Annunziata, diventando una delle firme di punta dell’Huffington Post.
E la cosa, ovviamente, è strategica dato che il brand 'Lucy' nel giro televisivo pesa eccome. 

Feltri lanciato nell'orbita Gruber da Travaglio

Il vice direttore de Il Fatto Quotidiano, Stefano Feltri, invece, ospite frequente di Otto e mezzo, il programma di La7  condotto da Lilli Gruber, è stato lanciato in orbita dal suo direttore.
Ovvero quel Marco Travaglio che dopo l’addio a Santoro ha deciso di fidanzarsi (televisivamente parlando) con la Gruber.
SCANZI SCUDERIA VISVERBI. E poi c'è la pregiata scuderia della emergente agenzia Visverbi, vera novità del mondo televisivo e manageriale.
Del network nato nel 2011 da «un’idea di Barbara Castorina, che insieme a Camilla Buzzi, decise di lanciare un innovativo modello imprenditoriale, incentrato sulla valorizzazione dei giornalisti e delle loro specifiche competenze», fa parte “prezzemolino” Andrea Scanzi, onnipresente e onnisciente.
CON LUI PARENZO E NUZZI. Assieme a lui anche l’eclettico David Parenzo, che ha condiviso con Labate la conduzione di In Onda, l’esperto di cronaca nera e giudiziaria Gianluigi Nuzzi, il vulcanico conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani e, soprattutto, Paolo Mieli, padre e madre di tutte le ospitate televisive.

Francesca Barra in cerca di riscatto dopo In Onda

In area Lucio Presta c'è Francesca Barra, che prova a ritagliarsi un ruolo tutto suo dopo la non brillante prova offerta al fianco di Gianluigi Paragone alla conduzione di In Onda.
SANSONETTI 'LIBERO'. E poi c’è il battitore libero Stefano Sansonetti, inchiestista doc cresciuto alla scuola di Franco Bechis e sul quale ha deciso di investire La Gabbia di Paragone.
Sansonetti, firma del quotidiano LaNotiziagiornale e collaboratore de Il Giornale, è l’unico senza agente, rappresentando all’interno di questo quadro il vero self made man del giornalismo che va in televisione.
IL NUOVO TRAVAGLIO? Lo spazio che si è ritagliato all’interno del programma de La7 è quello del grillo parlante, ma basato su numeri e dati. Insomma, il nuovo Travaglio, dicono a La7. 

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