martedì 13 ottobre 2015

Quando il Fatto Quotidiano scrive la magistratura opera. Mi spiace per Renzi ma chi di cene ferisce di cene perisce.

Matteo Renzi: la Corte dei Conti aprirà un fascicolo su pranzi e cene dell'allora sindaco di Firenze

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RENZI
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La procura della Corte dei Conti aprirà un fascicolo sulla scia delle dichiarazioni del ristoratore fiorentino Lino Amantini, che nei giorni scorsi ha raccontato al "Fatto Quotidiano" di aver fatturato decine di cene e pranzi del premier Matteo Renzi (all’epoca in cui era sindaco di Firenze) direttamente al Comune. Lo riporta in esclusiva un articolo pubblicato su "Repubblica Firenze" citando fonti della procura.
I magistrati contabili hanno aperto l’istruttoria come atto dovuto, per cercare riscontri al racconto e chiarire se le presunte spese siano state sostenute al di fuori dei fini istituzionali (il ristoratore ha fatto riferimento a cene con amici e familiari). Nei prossimi giorni le indagini dovrebbero entrare nel vivo. La procura, secondo quanto emerso, potrebbe chiedere a breve l’elenco spese del premier al Comune di Firenze.
Il titolare del ristorante Lino Amantini però in parte ritratta.
Il ristoratore però ritratta. “Non ho detto quelle cose, mi hanno fatto dire cose che non ho detto”. Braccato dai cronisti di tutta Italia, lo chef Lino, titolare dell’omonima trattoria di via Santa Elisabetta, a pochi metri dal Duomo. “Basta non voglio dire più niente, ma io non ho detto che quando veniva qui mandavo il conto a Palazzo Vecchio”, aggiunge aggirandosi tra i tavoli.
Intanto il premier ha respinto le accuse rispondendo via sms al Fatto Quotidiano.
"Io ho messo online tutte le spese, per primo in Italia. E tutte le volte che ho mangiato con mia moglie (che poi saranno stati tre o quattro pranzi quando lei insegnava in città). perché lui voleva offrirmeli e io proprio per questo insistevo per pagarli. Io certe cose non le faccio. E comunque ci sono le ricevute del Comune e le mie personali. Mai fatto tavolate con moglie e amici. Quando era con mia moglie, ero con lei. Tra l'altro, il pranzo che viene citato era nel 2006 quando non ero neanche in Comune. A questo punto faccio fare una nota a Filippo Sensi"

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