I parlamentari contro i saggi su Twitter
01/04/2013 - Gli esperti nominati da Napolitano per le riforme incassano le critiche dei parlamentari. 5 Stelle all'attacco
di Redazione
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Montiani a parte, i parlamentari di destra, sinistra e Movimento 5 Stelle manifestano pubblicamente, su Twitter, le loro perplessità per la scelta del presidente della Repubblica di attribuire ad un gruppo di dieci saggi l’onere delle riforme politico istituzionali e del varo di provvedimenti per il rilancio dell’economia.
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“MI FANNO PAURA” – Le critiche più forti arrivano dai grillini. Il deputato Angelo Tofalo, ad esempio, dice che gli esperti incaricati da Giorgio Napolitano giungono “a sigillo di un pessimo settennato” del capo dello Stato. Mentre il senatore Lorenzo Battista dice di aver letteralmente “paura” dei saggi. “Proverò a trascurare i 10 nomi di avanspettacolo proposti da Napolitano”, afferma l’onorevole Manlio Di Stefano. “Non mi piace la soluzione dei saggi e non ho fiducia in Luciano Violante”, fa sapere Francesco Campanella, eletto al Senato. Il deputato Giovanni Di Caro ironizza: “Il 90% degli italiani non ha ancora capito che cosa faranno dal 2 aprile in poi i 10 saggi”. E ancora: “A questo punto tra i saggi manca Dell’Utri per completare il quadro”. Federica Daga: “Mi tocca consolare WonderWoman che non è stata neanche presa in considerazione”.
(Fonti immagini: LaPresse / Twitter)
“SONO COSTITUZIONALI?” – Non si risparmiano i parlamentari di Sel. L’onorevoleMichele Piras chiede: “Per quale ragione nominare dei maschi saggi è più costituzionale che mandare in Parlamento Bersani e la sua proposta di governo?”. E inoltre, afferma: “Commissione dei saggi sa tanto grande coalizione in sedicesimi. Staremo a vedere: sia chiaro: al governo con il Pdl noi di Sel mai”. La senatrice e scrittrice Rosaria Capacchione, eletta nelle liste del Pd, non sa “cosa c’è di tranquillizzante per i mercati con il governo dei non saggi”. Il deputato democratico Michele Bordo scrive che “i saggi in attesa del governo non esistono per la nostra costituzione” e dice di non trovare “nessuna giustificazione” alla scelta della loro nomina. Dal Pdl si fa viva con le consuete affermazioni al vetriolo l’onorevole Daniela Santanché, che twitta: “Non si può seguire Napolitano sui saggi è un altro attacco alla democrazia”. Il capogruppo al Senato Renato Brunetta è meno drastico: “Iniziativa Napolitano? Non credo risolverà il problema”.
ALTRE FRECCIATE – Nei messaggi in 140 caratteri di Twitter non mancano stilettate ai partiti avversari. Il senatore della Lega Nord Jonny Crosio (iscritto al gruppo Grandi autonomie e libertà) Jonny Crosio, ad esempio, scrive: “Napolitano ha rimandato i turchi del Pd a ‘chillu paese’. Bravo Napo!”. Sergio Boccadutri (eletto alla Camera per Sel) con ironia accusa il Movimento 5 Stelle: “Quindi per farla breve il governo di Grillo è il governo di Monti, ovvero Monti è meglio di Bersani. Grazie Grillo”. Il botta e risposta, insomma, continua. Senza sconti.
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