domenica 7 agosto 2016

Poveri Borsellino e falcone e tutti i magistrati martiri dello Stato Italiano. Chissà se il ministro della giustizia mandasse qualche ispezione a Pavia quante cose potrebbero chiarirsi.

Passo indietro di Simona Merra dopo la foto che la ritrae con l’avvocato di un indagato e l’apertura di un fascicolo al Csm
Scontro fra treni, la pm lascia l’inchiesta
TRANI Ha resistito un giorno difendendo la «correttezza» del proprio operato, ma l’immediata reazione del Csm, le polemiche sul web, la pressione mediatica e verosimilmente anche quella proveniente dalla sua stessa Procura, hanno indotto la pm di Trani Simona Merra a decidere di tirarsi fuori dall’inchiesta sul disastro ferroviario del 12 luglio scorso sulla tratta Andria-Corato. Al centro della vicenda ci sono le foto che la ritraggono ad una festa estiva, mentre sorridente accetta un bacio simulato al piede dall’avvocato Leonardo De Cesare, difensore di uno degli indagati - il capostazione di Andria Vito Picarreta- per la strage che ha provocato la morte di 23 persone e il ferimento di decine di altre. La foto, che come hanno spiegato già l’altro ieri Merra e De Cesare, riguarda una «goliardata» ad una festa estiva nel 2013 a casa di una amica comune: un gioco fatto alla presenza degli altri invitati in cui, secondo quanto raccontato dalla stessa la pm, lei era stata schizzata con acqua e il legale in quel momento le stava solo chiedendo scusa. Ma lo scatto ha suscitato l’indignazione e la protesta di Daniela Castellano, figlia di una delle vittime dello schianto, che si è chiesta se la familiarità tra il sostituto procuratore e il legale non inquinasse l’indagine in corso. Ed è subito finita anche all’attenzione del Csm, che ha avviato accertamenti in realtà sulla base di un esposto inviato da un imprenditore pugliese, del procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, titolare dell’azione disciplinare, e naturalmente anche del capo della Procura di Trani, il facente funzioni, Francesco Giannella. È stato quest’ultimo a dare ieri l’annuncio della decisione presa da Merra «responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda». «Pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini - ha spiegato Giannella - la dottoressa Merra ha deciso di astenersi dall’ulteriore trattazione del procedimento». La magistrata, che era di turno quando avvenne lo scontro, indagava sulla vicenda con un pool di altri quattro magistrati. Su questo fa leva il procuratore per rassicurare «quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda, che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza», in quanto «ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell’indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso». Dal Csm nessuna reazione ufficiale alla decisione del giudice di lasciare ma, a quanto si apprende, c’è soddisfazione per la scelta responsabile della Pm. Soddisfatta degli esiti della sua denuncia Daniela Castellano che dopo avere postato su facebook la notizia della decisione della magistrata ha commentato: «Per la giustizia... quella vera. Per i 23 angeli... ».

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