sabato 13 agosto 2016

Una persona che parla in questo modo non la chiamerei a lavorare per me neanche se mi mettessero un fucile alla tempia. E mi preoccupa che una persona come questa faccia il magistrato. Povero Falcone e Borsellino.

Carla Romana Raineri: "Il mio stipendio? Al Campidoglio ci rimetto"

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"Io non guadagno tanto, la differenza con il mio stipendio precedente è di 1.000 euro al mese, e con quei soldi devo pagare i viaggi per Milano dove risiede la mia famiglia e l'albergo a Roma". Lo dice al Corriere della Sera il capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi, Romana Raineri, commentando le polemiche sul suo stipendio 193mila euro.
"Io sono un magistrato - afferma Raineri -, guadagnavo 170 mila euro, ora sono 21 mila in più, al netto la metà, ovvero circa mille euro al mese con cui pago anche l'alloggio a Roma". "Io lavoro dalle 7 alle 24 tutti i giorni, non vedo la mia famiglia, faccio una vita complicata: se fossi rimasta a Milano, nella mia casa a cento metri dal palazzo di Giustizia, starei meglio". "Non voglio essere usata dal Pd per fare battaglia politica - spiega -, non voglio essere usata per mettere in difficoltà la sindaca. Io non raccolgo margherite, a fare il mio lavoro non ci può essere chiunque. Certo possono risparmiare, vanno alla stazione Termini e prendono una persona qualsiasi".
Intervistata anche dal Messaggero, Raineri aggiunge: 
"Ma secondo lei a tre anni dalla pensione mi trasferisco a Roma per rimetterci? Così i contributi si abbassano. Se uno vuole prendere un capo di gabinetto che costa meno può prendere mio figlio: guadagna 1.500 euro al mese". "Vogliamo parlare delle ferie?". "Quest'anno non ho fatto vacanze, mi prenderò il giusto il giorno di Ferragosto. E vorrebbero pure che ci rimettessi? Siamo matti?".
"La Raggi ha scelto me e Minenna: lavoravamo entrambi con il commissario Tronca. Io ero il suo braccio armato. Se la Raggi ha preso noi invece che due grillini della prima o dell'ultima ora questo dovrebbe essere salutato come un gesto buono e di rottura con il passato. E invece parla il Pd che dovrebbe dirmi brava".
"Io sono un magistrato in aspettativa e senza assegni. O mi paga il ministero della Giustizia o il Campidoglio cosa cambia? E le ripeto: ci rimetto". Ecco perché, aggiunge, "tornerò a breve a fare il magistrato". "Sì, credo di stare meno tempo del dovuto in Campidoglio, non voglio vivere fuori così tanto da Milano e poi tra tre anni vado in pensione".

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