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La nostra Roma invasa dai rifiuti e un'assessore che si professa estranea a tutto ma poi lavora per Ama da anni. Un film: #monnezzopoli. A Roma spazzatura in ogni dove e un'assessore ai rifiuti che ha interessi in Ama. Altro che onestà. #Monnezzopoli #Muraro. La neo assessora #M5S a Roma #Muraro consulente di Ama da oltre 10 anni. Non bastano dirette streaming per essere trasparenti! #monnezzopoli". 

Così le senatrici del Pd Monica Cirinnà, Rosanna Fillippin e Francesca Puglisi, su Twitter mentre non si placa lo scontro tra l'ad di Ama dimissionario Daniele Fortini e l'assessora all'Ambiente. Fortini  in un'intervista a Repubblica di oggi ribadisce che durante i suoi 12 anni in Ama Muraro aveva una retribuzione " equiparata a quella di un importante dirigente e aveva incarichi di grande responsabilità: era addetta al controllo ambientale dei quattro impianti Ama, compreso il tmb di Rocca Cencia dove ha effettuato il blitz, concludendo che l’impianto è in condizioni vergognose. Muraro inoltre conosceva i capi impianto, prima che li assumesse l’ex ad Franco Panzironi, arrestato per Mafia capitale, attraverso la selezione di quella stessa commissione di cui alcuni componenti sono stati condannati nel processo Parentopoli". Poi sempre Fortini a SkyTg24 a ggiunge: "Roma è in una condizione di estrema precarietà e fragilità, che può determinare, se non ci sono correzioni necessari, il formidabile rischio di infiltrazioni anche della criminalità organizzata. Credo che la commissione bicamerale debba alzare il livello di guardia".

La Muraro dal canto suo replica: "Se sono stata contattata dalla Procura? No. Cosa farei se dovessi essere indagata? Non posso pensare a una cosa che non è nella mia disponibilità. Ma ho pronto un mio dossier, lo tirerò fuori al momento giusto".

E oggi l'affondo delle senatrici Pd. "A Roma sulla vicenda dei rifiuti si sta delineando un quadro preoccupante e fosco - dice Alessia Rotta responsabile della comunicazione dei Dem - Attorno alla figura della neo assessora Muraro nella giunta Raggi si intrecciano legami poco trasparenti che riportano indietro la Capitale di almeno venti anni, visti i rapporti con Alemanno e quelle consulenze per l'Ama protrattesi per 12 anni, che le hanno fatto incassare oltre un milione di euro grazie a un contratto rivalutato per mano di Panzironi". Che aggiunge: "Alla faccia della trasparenza, se poi a tutto questo si aggiunge anche figura di Alfonso Marra ex collaboratore di Alemanno e fedelissimo di Panzironi e ancora tra i più stretti collaboratori della raggi. Raggi non ha nulla da dire rispetto a tutto ciò o ha anche dimenticato che è stata presidente della Hgr, società di proprietà di Gloria Rojo, segreteria di Panzironi in Ama?".

Mentre in presidente dei deputati Pd, Ettore Rosato chiede alla sindaca di valutare se Muraro può restare. "Trasparenza non è un filmino su Facebook e onestà non è uno slogan elettorale. Quello che infastidiva era la presunzione con cui i grillini in campagna elettorale professavano onestà e soluzioni rapide.
Una volta arrivati al governo - ha sottolineato- la musica è cambiata: Roma è sporca né più né meno (anzi di più) di prima che la Raggi fosse eletta sindaca: ed è stata lei a dire che il problema lo avrebbe risolto tre settimane fa. Però nel frattempo si è scoperto che chi dovrebbe risolvere il problema, l'assessora all'Ambiente Paola Muraro, s'è presa un milione di euro in consulenza da quell'Ama che oggi accusa di inefficienza e ritardi. E ancora. La stessa non ha mai svolto un ruolo utile all'azienda mentre il suo stipendio lievitava con l'ex ad Panzironi condannato a 5 anni per Parentopoli"

 "La sindaca Raggi venga lunedì in Aula Giulio Cesare a riferire sull'assessore Muraro. I Cinque Stelle mettano in pratica la trasparenza che finora hanno solo predicato". A chiederlo é la capogruppo del Pd in Assemblea Capitolina, Michela Di Biase, che ha presentato un'interrogazione alla sindaca per chiedere chiarimenti su "quale ruolo ha avuto l'assessore Muraro, prima di assumere l'incarico di  giunta, rispetto ad Ama, quali compensi abbia percepito dall'azienda e se abbia avuto incarichi professionali di qualsivoglia natura, con altre aziende pubbliche o private del settore gestione rifiuti".

"Gli attacchi del Pd sono una medaglia al
 valore, perché dimostrano che sui rifiuti abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora. A causa dei partiti hanno sempre pagato i romani negli ultimi anni, ora, con il moVimento 5 stelle al governo, paghi chi ha sbagliato. La città è con noi e sappiamo che Ama ha le potenzialità per ripulire la città. Bisogna rimetterla in moto e introdurre un'amministrazione che la sappia gestire in modo trasparente e produttivo", replica su Facebook il gruppo M5S Roma.