Forza Travaglio, chiedi scusa a Graziano
Dieci righe a pagine 14, ma era stato sbattuto in prima pagina
Caro Marco Travaglio,
stamane non mi aspettavo certo di trovare un tuo editoriale sulla decisione della Dda di Napoli che ha scagionato l’ex presidente del Pd Stefano Graziano dalla gravissima accusa di concorso esterno con la camorra: e infatti non c’era. Ma almeno un corsivetto, un pezzo in prima pagina, o almeno in seconda, in terza tiè. Invece niente: giusto dieci righe siglate Vin. Iur. a pagina 14 e titolate: “Graziano (Pd), cade l’accusa di camorra, solo voto di scambio”. Non: prosciolto. Ma: cade l’accusa. E comunque resta il voto di scambio, meglio di niente, no?
Ora qui si potrebbe fare il solito pezzo su quanto il tuo giornale, sempre attentissimo e spesso feroce nel mettere alla gogna gli inquisiti o anche solo i sospettati, sia invece assai lasco quando si tratta di proscioglimenti o assoluzioni; si potrebbe insistere sulla parzialità di un quotidiano che da tempo è diventato strumento di lotta politica; si potrebbe discutere su quanto sia lecito – giornalisticamente e vorrei dire umanamente – cavalcare le notizie e soprattutto le non notizie al solo scopo di vendere copie.
Peraltro, caro direttore, essendo tu un giornalista che sta tutte le sere in tv, nei giorni dell’accusa a Graziano usasti parole di fuoco contro di lui e il suo partito, il che implicherebbe un’ulteriore riflessione sui limiti delle esternazioni tv.
Però siccome tutte queste cose le conosci sin troppo bene preferirei porre a te una domanda che in fondo riguarda tutti i giornali: ci mettiamo tutti d’accordo a fornire il medesimo spazio a un avviso di garanzia e al proscioglimento dall’accusa? Il medesimo spazio a una condanna e ad una assoluzione? E ci mettiamo tutti d’accordo nel chiedere scusa alla persona accusata ingiustamente e sbattuta in prima pagina?
Non dovrebbe servire una legge per tutto questo. Basterebbe un po’ di onestà. In attesa di metterci tutti d’accordo, sarebbe bello se tu chiedessi scusa a Stefano Graziano. Grazie.
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