Rifiuti, 200-300 tonnellate in strada a Roma. Virginia Raggi: "Colpa di chi ha governato Ama finora". Galletti chiede chiarezza
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Tra le 200 e 300 tonnellate di rifiuti a terra presenti 'a macchia di leopardo' in tutta la Capitale. È la fotografia scattata da Ama che inserisce questa stima nel piano operativo inviato ieri al Campidoglio e all'assessore all'Ambiente Paola Muraro. "In alcune postazioni di cassonetti l'accumulo di rifiuti a terra è stimato in circa 2-300 tonnellate presenti "a macchia di leopardo" sul territorio cittadino" si legge nel documento, in cui si dice che l'iniziativa messa in campo, con la normalizzazione del conferimento dei rifiuti negli impianti Tmb e la copertura ed il completamento dei servizi come da Contratto "si completerà entro il 20 agosto" concludono da Ama.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi chiama in causa le precedenti gestioni di Ama, di fronte alla crescente emergenza rifiuti. "Siamo già prendendo dei provvedimenti perché è evidente che la responsabilità della gestione dei rifiuti, dello spazzamento delle strade è di chi ha governato Ama fino ad oggi", ha detto commentando la situazione della capitale. "Noi stiamo iniziando a prendere adesso in mano la situazione - ha spiegato - e faremo tutto quanto possibile per far tornare Roma una città pulita, decorosa e bella senza alcuna paura". E a chi le chiede di eventuali sanzioni ai dirigenti Ama così come annunciato in campagna elettorale risponde: "Si tratta di sanzioni che in Ama già esistono ed il contratto di servizio le riversa nella tariffa dell'anno successivo. Noi non riteniamo che questo sia giusto e nel momento in cui metteremo mano al contratto di servizio, a breve, non dovrà più essere a carico dei cittadini ma dei dirigenti che non raggiungono gli obiettivi".
Della questione si è occupato anche il vicesindaco Daniele Frongia, intervenuto a Radio Popolare. "Vogliamo riaprire Malagrotta? Questo è falso, da molti anni lavoriamo su questi temi e siamo per la gestione pubblica, trasparente ed efficiente del ciclo dei rifiuti. Non abbiamo mai dato segnali differenti da questo", ha detto. "Quello che sta accadendo, descritto come un braccio di ferro, è un'azione normale: l'amministrazione paga l'Ama, quindi pretendiamo un servizio, cioè la pulizia della città. Dato che questo non avviene, stiamo insistendo con i vertici dell'azienda per cambiare la situazione. La scadenza del 20 agosto è per dare un primo cambio di rotta", ha aggiunto.
Parlando poi dei cittadini e di come effettuano la raccolta differenziata, Frongia ha aggiunto: "Accanto alla barca della Madonna sul lungotevere, negli scorsi giorni, durante la festa, è transitato un frigorifero. Di fronte a comportamenti del genere, l'amministrazione deve avere il coraggio e il dovere di aumentare i controlli e sanzionare".
Sul fronte governativo il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti ha lanciato un attacco al primo cittadino di Roma: "Io credo che il sindaco Raggi debba spiegare ai cittadini romani ma anche al ministero come intende gestire il ciclo completo dei rifiuti. Sinceramente io non l'ho ancora capito e questo mi preoccupa", ha spiegato. "Chiaramente - ha detto - la risposta nel medio periodo non possono essere le discariche. Le discariche sono quanto di più ambientalmente scorretto e ci espongono a sanzioni Ue"."Vorrei sapere, e lo dico da ministro -ha detto - come intende risolvere il problema dei rifiuti a Roma. Un problema ormai visibile per chi gira per la città. Vorrei conoscere il piano nel breve periodo, e il piano nel lungo periodo. Perché credo che questo stia diventando un problema per tutta l'Italia. Perché parliamo della capitale e quello che capita a Roma è un problema di tutti gli italiani". "Le mie porte - ha concluso - sono sempre aperte, per qualsiasi confronto, lo rinnovo al sindaco Raggi".
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