Vasco Errani definitivamente assolto, dopo quattro anni ha vinto la verità
“L’assoluzione di Vasco Errani è una bella notizia. Prima di tutto per lui e per la sua famiglia, poi per chi crede nella giustizia e nell’onestà di uomo per il quale parla la propria storia. Non ho mai avuto un solo dubbio sulla sua correttezza, come del resto ha dimostrato con il proprio comportamento durante l’intera vicenda. Ho sempre confidato che sarebbe finita così”. Lo afferma Marco Di Maio, dell’ufficio di presidenza del Gruppo PD alla Camera in merito all’assoluzione definitiva di Vasco Errani, dalla Corte di Appello di Bologna, dall’accusa di falso ideologico nel processo Terremerse, la cui prima condanna aveva indotto il governatore a dimettersi dalla presidenza della Regione Emilia Romagna.
“Sono contento per Vasco. Dopo quattro lunghi anni di sofferenza ha visto affermata la verità. Per quel che mi riguarda, l’avessero condannato anche nella valle di Giosafat, non avrei mai creduto alla sua scorrettezza”. Pier Luigi Bersani commenta così l’assoluzione di Vasco Errani nel processo Terremerse.
“Finalmente è finita. Con questa sentenza di assoluzione si chiude una lunga vicenda processuale che forse non avrebbe dovuto nemmeno aprirsi. Si afferma così in modo definitivo la verità. Sono stati lunghi anni di sofferenza per me e per i miei familiari, sofferenza alleviata soltanto dalla solidarietà e stima che ho sentito intorno a me e per questo ancora una volta ringrazio tutte e tutti”, scrive su Facebook Vasco Errani,
“Ho pagato un prezzo altissimo – sottolinea Errani- e ciò per altro ha coinvolto un’importante istituzione come la Regione Emilia-Romagna, ma sono orgoglioso di avere sempre avuto un comportamento corretto e coerente di lealtà e pieno rispetto delle istituzioni che per me vengono sempre prima delle vicende, anche le più ingiuste, che coinvolgono una persona. E’ chiarissimo che nulla potrà mai cancellare la sofferenza di questi anni, perché quando ingiustamente è in discussione l’onestà, che viene prima di ogni altra cosa, vivi un dolore intimo, interiore che è impossibile dimenticare. Non ho rancori né recriminazioni da fare, spero soltanto che anche da questa vicenda possa venire uno stimolo ad una riflessione nell’interesse del Paese, lontano dalle strumentalizzazioni, nel pieno rispetto di ogni Istituzione e dei diritti e doveri di tutti. Oggi io e la mia famiglia siamo felici”.
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