Raggi, 3 infortuni in 4 giorni. Ora illude i romani sulle bollette Acea, invece è una stangata
Miccoli (Pd): “In realtà ha solo posticipato l’aumento”
Diceva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Ebbene, se il sindaco di Roma Virginia Raggi continua a divulgare notizie dubbie è chiaro che diventa difficile parlare di dimenticanza, di superficialità o di semplice ingenuità.
Dopo la gaffe sulle maestre, in cui la Raggi si intestava i meriti di una riforma che il M5S non aveva neanche votato, dopo l’annuncio roboante sulle auto blu, oggi arriva un altro messaggio un filo demagogico. Un annuncio che mette a nudo la strategia comunicativa del M5S, ovvero gridare ai quattro venti che con loro la casta non ha più scampo.
“Siamo riusciti a fermare l’aumento della bolletta dell’acqua deciso dall’Autorità dell’Energia per il 2016 – scrive la Raggi su Facebook – l’acqua è un bene pubblico essenziale, stop aumenti in bolletta a Roma per il 2016”. E ancora: “Il M5S questo aumento lo ha fermato avanzando una proposta che soddisfa anche i soci privati di Acea, un’azienda che deve rimanere in salute e che può farlo indirizzando i propri piani nell’esclusivo interesse dei cittadini. Come vedete – sottolinea ancora la sindaca – c’è chi fa politica sui giornali e chi fa politica per i romani, c’è chi mendica titoli sulla stampa e chi lavora per il bene della città”.
A smascherare però l’ultima “sparata” è il deputato dem Marco Miccoli, il quale fa notare come non sia vero quanto proclamato dalla sindaca di Roma: “Non ha bloccato gli aumenti delle tariffe Acea, li ha solo posticipati di un anno garantendo addirittura all’azienda un onere finanziario per la dilazione. Il sindaco Raggi ci ha abituati a dimenticanze, gaffe e bugie. Anche oggi – sottolinea ancora Miccoli – il copione si ripete. La smetta di fare la furbetta e dica la verità ai romani”.
In effetti, la decisione di bloccare per quest’anno l’aumento l’aumento del 4,9% della tariffe dell’acqua – previsto già per il periodo 2016-2019 – costerà una “stangata” posticipata agli utenti. La dilazione dell’aumento, secondo quanto comunicato da Acea nella relazione alla semestrale, è stato infatti compensato dal riconoscimento di un onere finanziario. In pratica, secondo quanto si apprende, sui mancati introiti che si determineranno in virtù della dilazione dell’aumento della tariffa, ad Acea viene riconosciuto un interesse che sarà poi caricato sugli utenti a partire dalle bollette del 2017, le quali saranno dunque più salate rispetto a quanto era già previsto dagli aumenti concordati.
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