"No di Israele all'ingresso a Gaza": parlamentari M5s protestano a Gerusalemme
La replica: "Striscia controllata da Hamas, ragioni di sicurezza". I pentastellati in visita a Gerusalemme: sì a riconoscimento della Palestina come Stato
GERUSALEMME - Mentre aspettano i giornalisti sul monte Herzl di Gerusalemme, nel punto in cui Israele commemora le vittime del terrorismo, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano e Ornella Bertorotta fanno partire da Roma una nota che critica Israele per il mancato permesso di entrare a Gaza.
Sapevano di non poterlo fare già da un paio di giorni, i parlamentari del Movimento in visita nell'area da giovedì scorso, ma hanno aspettato questa mattina, che sarebbe dovuto essere il momento della visita nella Striscia, per esprimere il loro disappunto.
"Abbiamo appreso dalla nostra ambasciata che il governo israeliano impedisce alla delegazione guidata dal vicepresidente della Camera dei deputati di recarsi nella Striscia di Gaza per visitare il progetto di un’organizzazione non governativa italiana pagato con i soldi dei cittadini - scrivono in una nota - questo è un cattivo segnale non tanto per il Movimento 5 Stelle ma soprattutto per quello che è l’approccio dello stesso esecutivo israeliano rispetto alla situazione nella Striscia di Gaza e della pace nella regione”.
Non è semplice ottenere i permessi per Gaza, l'ha ottenuto la presidente della Camera Laura Boldrini, anche grazie al suo passato ruolo come portavoce di un'agenzia delle Nazioni Unite. Non ci è invece riuscita qualche tempo fa una delegazione del partito di sinistra spagnolo Podemos. "È proprio questo che è grave - ribatte Manlio Di Stefano - che Israele non consenta di entrare a osservatori come noi". E Di Maio spiega: "E' una decisione che ci rammarica, lì ci sono progetti della cooperazione internazionale che volevamo andare a conoscere".
Poco dopo la diffusione della nota, arriva una prima replica alle parole dei tre parlamentari, attraverso il portavoce dell'ambasciata israeliana a Roma, Amit Zarouk: "La Striscia di Gaza è controllata dall'organizzazione terroristica di Hamas che è un'entità ostile ad Israele. L'ingresso da Israele a Gaza e viceversa deve coinvolgere permessi specifici e speciali che sono soggetti a considerazioni di sicurezza".
LA VISITA Di Maio: "Israele superi la politica dei muri"
La visita M5s in Israele. Nei giorni scorsi i parlamentari pentastellati non hanno risparmiato critiche a Israele, promettendo anche il riconoscimento dello Stato della Palestina nel caso governassero in Italia. "Un riconoscimento che ovviamente - ha aggiunto il capogruppo in commissione affari esteri alla Camera Manlio Di Stefano - si deve basare sui confini del '67 e che deve comportare anche il ritiro dal Golan. E' quello che diremo agli israeliani". Il tema è stato affrontato anche nell'incontro con il sindaco di Betlemme Vera Bahboun. Secondo Di Maio, il riconoscimento avrebbe un effetto trascinamento sulle altre nazioni europee. "Perché è la Ue - ha aggiunto - che deve avere un peso fondamentale nella questione, visto anche gli attori abituali si sono usurati".
Sapevano di non poterlo fare già da un paio di giorni, i parlamentari del Movimento in visita nell'area da giovedì scorso, ma hanno aspettato questa mattina, che sarebbe dovuto essere il momento della visita nella Striscia, per esprimere il loro disappunto.
"Abbiamo appreso dalla nostra ambasciata che il governo israeliano impedisce alla delegazione guidata dal vicepresidente della Camera dei deputati di recarsi nella Striscia di Gaza per visitare il progetto di un’organizzazione non governativa italiana pagato con i soldi dei cittadini - scrivono in una nota - questo è un cattivo segnale non tanto per il Movimento 5 Stelle ma soprattutto per quello che è l’approccio dello stesso esecutivo israeliano rispetto alla situazione nella Striscia di Gaza e della pace nella regione”.
Non è semplice ottenere i permessi per Gaza, l'ha ottenuto la presidente della Camera Laura Boldrini, anche grazie al suo passato ruolo come portavoce di un'agenzia delle Nazioni Unite. Non ci è invece riuscita qualche tempo fa una delegazione del partito di sinistra spagnolo Podemos. "È proprio questo che è grave - ribatte Manlio Di Stefano - che Israele non consenta di entrare a osservatori come noi". E Di Maio spiega: "E' una decisione che ci rammarica, lì ci sono progetti della cooperazione internazionale che volevamo andare a conoscere".
Gaza, Di Maio: "Volevamo vedere come vengono spesi i soldi della cooperazione"
Poco dopo la diffusione della nota, arriva una prima replica alle parole dei tre parlamentari, attraverso il portavoce dell'ambasciata israeliana a Roma, Amit Zarouk: "La Striscia di Gaza è controllata dall'organizzazione terroristica di Hamas che è un'entità ostile ad Israele. L'ingresso da Israele a Gaza e viceversa deve coinvolgere permessi specifici e speciali che sono soggetti a considerazioni di sicurezza".
LA VISITA Di Maio: "Israele superi la politica dei muri"
La visita M5s in Israele. Nei giorni scorsi i parlamentari pentastellati non hanno risparmiato critiche a Israele, promettendo anche il riconoscimento dello Stato della Palestina nel caso governassero in Italia. "Un riconoscimento che ovviamente - ha aggiunto il capogruppo in commissione affari esteri alla Camera Manlio Di Stefano - si deve basare sui confini del '67 e che deve comportare anche il ritiro dal Golan. E' quello che diremo agli israeliani". Il tema è stato affrontato anche nell'incontro con il sindaco di Betlemme Vera Bahboun. Secondo Di Maio, il riconoscimento avrebbe un effetto trascinamento sulle altre nazioni europee. "Perché è la Ue - ha aggiunto - che deve avere un peso fondamentale nella questione, visto anche gli attori abituali si sono usurati".
Nessun commento:
Posta un commento