(© Ansa) La visita della sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel quartiere di Tor Bella Monaca per verificare l'emergenza topi e rifiuti.
L'«acqua cheta» Raggi ha fatto fuori la prima. La Lombardi, che con Crimi segnò l'esordio plebeo del 5 stelle nel firmamento politico televisivo, ha dovuto cedere il passo di fronte al caterpillar costruito dalla Casaleggio con il determinante appoggio degli studi Previti-Sammarco.
NUOVA CASTA. Presto tocchera all'altra Erinni di borgata dei 5 stelle romani, che tuttavia appare più furba della Lombardi. Si dirà: è una rivalità, quale partito-movimento non le ha al proprio interno? Qui la rivalità segnala, tuttavia, l'ascesa di una nuova classe o casta politica in rapporto al diverso destino che si danno Grillo e il giovane Casaleggio. Il diverso destino è la prospettiva di governo che richiede figure politiche dalle molte facce piuttosto che dal volto unico e impassibile della Lombardi, per non parlare del desaparecido Crimi.
Raggi e Appendino, scrivevo il 14 luglio, scusate l'auto citazione, rappresentano il tentativo dei vertici dei 5 stelle di mettersi in affari, politicamente parlando, con alcune sezioni dei poteri forti per preparare la scalata al governo nel dopo Renzi. Lombardi è la vittima, ma se l'è cercata e non è detto che non si rimetta in riga, dell'illusione rivoluzionaria del grillismo che , invece , sentendo profumo di Palazzo Chigi prepara patti con i potenti e mette in campo personale politico ad hoc.
PIÙ CHE GRILLO, POTERONO GLI EREDI DI CASALEGGIO. Qui forse più che la mano di Grillo, casinista per vocazione, si sente l'impronta professionale degli eredi, sono una squadra, di Casaleggio per i quali la politica è soprattutto un'impresa, non nel senso eroico ma in quello economico. Gli avversari dei 5 stelle continuano invece a gingillarsi con i 5 stelle di ieri e con le innumerevoli, e forse studiate a tavolino, gaffe di molti suoi leaderini/e.
Invece cominciano a emergere personalità di governo. Il grillismo sta imitando il renzismo. Sono due rivoluzioni borghesi, prevalentemente di una piccola borghesia arrabbiatissima che nel suo furore affascina altri ceti e molti facinorosi. Solo che il renzismo è un fenomeno di governo in purezza, nel senso che ha l'ossessione del potere da distribuire fra persone fidate. I 5 stelle credono di poter cambiare il mondo è col potere cercano anche di conquistare l'anima di una parte del popolo.
Scrivo che sono due fenomeni borghesi non per un anatema sociale (viva la borghesia, viva il mercato), ma perché è accaduto che tante rivoluzioni che annunciavano stravolgimenti poi si sono acconciate in quel che c'era sostituendo solo personale politico-amministrativo e con la prevalenza di questo o di quel gruppo economico forte.
SVOLTA FILO PALESTINESE. Anche la politica internazionale cambia in questa direzione. La scelta filo palestinese interrompe la prevalenza israeliana dei governo Berlusconi e di Renzi, strizza l'occhio alle sinistre radical, prepara la svolta filo-Putin, oltre a confermare l'amore per l'Iran di Grillo per via del suo legame coniugale.
Insomma, i 5 stelle, con la apparentemente timida e improbabile Raggi più che con la Appendino che dirige una importante città che conta meno di Roma, sta preparando il cambiamento di pelle dei Grillini. Molti fra di loro si adatteranno, altri si prepareranno a una guerra intestina imprevista: vedremo così quanta stoffa ha la Raggi. Comunque, vi volevo dire, la Rivoluzione è finita: finì per Bossi, non è mai iniziata per Salvini, inizia il giro decisivo per il grillismo. Di Renzi non dico, per non essere assillato da poche centinaia di suoi fanatici supporter.
NUOVA CASTA. Presto tocchera all'altra Erinni di borgata dei 5 stelle romani, che tuttavia appare più furba della Lombardi. Si dirà: è una rivalità, quale partito-movimento non le ha al proprio interno? Qui la rivalità segnala, tuttavia, l'ascesa di una nuova classe o casta politica in rapporto al diverso destino che si danno Grillo e il giovane Casaleggio. Il diverso destino è la prospettiva di governo che richiede figure politiche dalle molte facce piuttosto che dal volto unico e impassibile della Lombardi, per non parlare del desaparecido Crimi.
Raggi e Appendino, scrivevo il 14 luglio, scusate l'auto citazione, rappresentano il tentativo dei vertici dei 5 stelle di mettersi in affari, politicamente parlando, con alcune sezioni dei poteri forti per preparare la scalata al governo nel dopo Renzi. Lombardi è la vittima, ma se l'è cercata e non è detto che non si rimetta in riga, dell'illusione rivoluzionaria del grillismo che , invece , sentendo profumo di Palazzo Chigi prepara patti con i potenti e mette in campo personale politico ad hoc.
PIÙ CHE GRILLO, POTERONO GLI EREDI DI CASALEGGIO. Qui forse più che la mano di Grillo, casinista per vocazione, si sente l'impronta professionale degli eredi, sono una squadra, di Casaleggio per i quali la politica è soprattutto un'impresa, non nel senso eroico ma in quello economico. Gli avversari dei 5 stelle continuano invece a gingillarsi con i 5 stelle di ieri e con le innumerevoli, e forse studiate a tavolino, gaffe di molti suoi leaderini/e.
Invece cominciano a emergere personalità di governo. Il grillismo sta imitando il renzismo. Sono due rivoluzioni borghesi, prevalentemente di una piccola borghesia arrabbiatissima che nel suo furore affascina altri ceti e molti facinorosi. Solo che il renzismo è un fenomeno di governo in purezza, nel senso che ha l'ossessione del potere da distribuire fra persone fidate. I 5 stelle credono di poter cambiare il mondo è col potere cercano anche di conquistare l'anima di una parte del popolo.
Scrivo che sono due fenomeni borghesi non per un anatema sociale (viva la borghesia, viva il mercato), ma perché è accaduto che tante rivoluzioni che annunciavano stravolgimenti poi si sono acconciate in quel che c'era sostituendo solo personale politico-amministrativo e con la prevalenza di questo o di quel gruppo economico forte.
SVOLTA FILO PALESTINESE. Anche la politica internazionale cambia in questa direzione. La scelta filo palestinese interrompe la prevalenza israeliana dei governo Berlusconi e di Renzi, strizza l'occhio alle sinistre radical, prepara la svolta filo-Putin, oltre a confermare l'amore per l'Iran di Grillo per via del suo legame coniugale.
Insomma, i 5 stelle, con la apparentemente timida e improbabile Raggi più che con la Appendino che dirige una importante città che conta meno di Roma, sta preparando il cambiamento di pelle dei Grillini. Molti fra di loro si adatteranno, altri si prepareranno a una guerra intestina imprevista: vedremo così quanta stoffa ha la Raggi. Comunque, vi volevo dire, la Rivoluzione è finita: finì per Bossi, non è mai iniziata per Salvini, inizia il giro decisivo per il grillismo. Di Renzi non dico, per non essere assillato da poche centinaia di suoi fanatici supporter.
Nessun commento:
Posta un commento