sabato 30 maggio 2015

Riceviamo e pubblichiamo.

Anche le piccole imprese intravedono la ripresa, una su tre pronta ad assumere                          



Anche le imprese più piccole intravedono la ripresa. E tornano a pensare a nuove assunzioni. Intanto, scende vistosamente il numero di quelle che si dicono costrette a licenziare. Emergonosegnali positivi da un'indagine dell'Adnkronos su un campione di oltre mille imprese su tutto il territorio, interpellate attraverso diverse associazioni d'impresa. Due i dati più eloquenti:4 imprese su 5, l'80%, dichiarano di non avere necessità di ridurre il personale nell'arco del prossimo anno; una su tre, il 32%, pensa di poter aumentare il numero dei propri dipendenti nell'arco dei prossimi 12 mesi. Quest'ultimo dato appare in rapida crescita: la stessa rilevazione il mese scorso indicava una quota pari al 25%.
A sostenere queste aspettative ci sono, secondo le segnalazioni raccolte, "un giro d'affari tornato a crescere", dopo anni di contrazione, e la percezione che "la ripresa appena iniziata possa consolidarsi nel tempo". Ad incidere anche un sistema di regole che, dopo gli interventi di questi mesi del governo, decontribuzione con la legge di stabilità e Jobs Act, le piccole imprese iniziano a percepire come "meno penalizzante".
Il lento miglioramento nelle condizioni del mercato del lavoro alimentato dalle micro e piccole imprese si evidenzia nel confronto anno su anno. Eloquente è infatti anche il dato che riguarda le scelte compiute nell'ultimo anno. Scende sotto il 20% (18%) il numero di imprese che è stata costretta a licenziare. Mentre arriva al 15% la quota di quelle che è riuscita ad aumentare il numero degli addetti. La stessa rilevazione l'anno scorso, a maggio 2014, mostrava uno scenario diverso: erano il 25% le imprese che avevano licenziato e, soprattutto, non andavano oltre il 10% quelle che avevano assunto personale.
 


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