Uber e la casta dei taxisti
Pubblicato il 28 maggio 2015 06:00 | Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2015 19:04
di Giuseppe Turani
ROMA – Giuseppe Turani ha scritto questo articolo anche sul sito Uomini & Business:
Il sistema delle caste di periferia ha colpito ancora: i taxisti sono riusciti a far dichiarare illegale, da un giudice milanese, il servizio Uber. Servizio che consente a chiunque di trasformarsi in taxista, usando la propria auto. E questa è la riprova che il cambiamento, il rinnovamento, in Italia ha davvero più nemici di quelli che si possono sopportare. Ci sono i vecchi gruppi di potere, le consorterie, i partiti politici arretrati, certi sindacati e, quando tutto è stato miracolosamente superato, ecco che arrivano i giudici.Qualche volta è qualche Tar sparso per la penisola che decide (l’ultima impresa è stata la bocciatura una decisione del consiglio superiore della magistratura), ma qualche altra volta sono anche i tribunali ordinari.Uber, fin dal suo lancio, ha dovuto combattere contro i taxisti, che sono riusciti in alcune città a farlo proibire. Adesso, la stoccata finale: dichiarato illegale su tutto il territorio nazionale dalla magistratura. Forse era inevitabile. Quella dei taxisti è una delle lobby più tremende in circolazione. Non si vogliono rinnovare, non vogliono che nessuno entri nel loro campicello (altrimenti come fanno a vendere poi le licenze?). Ogni volta che un comune decide di mettere in attività qualche taxi in più scoppiano lotte furibonde. E i taxisti sono furbi. Ricordo a Milano un sindaco che vinceva sempre nei congressi del suo partito perché aveva i taxisti dalla sua parte: la roccaforte era la sua sezione in centro, mille iscritti, mille taxisti (che dovevano a lui le loro licenze).Uber, consentendo a chiunque di fare il taxista (magari solo per due ore al giorno, grazie alle moderne tecnologie) andava a rompere questo assurdo monopolio dei padroncini di taxi. E avrebbe anche consentito di far scendere il costo di questo servizio. Ma niente.Schermaglie varie, fino a quando si è trovato un giudice che ha dichiarato illegale ciò che ha il solo torto di essere nuovo e vantaggioso. Tutte le altre lobbies (farmacisti, notai, ecc.) sono avvisate: se avete dei problemi, c’è sempre il tribunale di Milano.
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