Is, uccisi centinaia di yazidi. Vice presidente Iraq: "Massacro orribile e barbarico"
I corpi sono stati "ammucchiati in un pozzo". ll Partito del Progresso Yazida lo definisce "crimine efferato" e rivolge un appello alle forze irachene per liberare gli altri yazidi nelle mani dello Stato islamico
LONDRA - Alcune centinaia di yazidi nelle mani dello Stato Islamico, almeno 300 secondo la Bbc, 600 secondo i media curdi, sono stati uccisi dai fondamentalisti islamici nel distretto di Tal Afar. Il vice-presidente iracheno, Osama al-Nujaifi, ha definito il massacro "orribile e barbarico".
L'emittente britannica cita un comunicato del Yazidi Progress Party, secondo il quale le vittime sono ostaggi catturati nel Sinjar lo scorso anno. Le fonti curde descrivono corpi "ammucchiati in un pozzo" di Alo Antar nei pressi dell'autostrada di al-Ayyadiya.
Un combattente dei Peshmerga, Shahin Shingali, afferma che "ieri circa 700 ostaggi sono stati trasportati a Tal Afar": "Senza un intervento della comunità internazionale l'Iraq sarà testimone di altri genocidi di innocenti". Anche il governatore della provincia irachena di Nineveh, Aseel al-Nujaifi, dove sorge Sinjar, conferma la strage: "L'Is ha giustiziato centinaia di prigionieri Yazidi", considerati infedeli dai jihadisti.
Al momento non è chiaro come siano stati uccisi e perché. Quel che è certo è che un numero alto - ma imprecisato - è stato fatto prigioniero dall'Is e portato a Mosul, la 'capitale' del Califfato. Lo Yazidi Progress Party parla di crimine atroce, a chiede alle forze irachene e curde di fare il possibile per liberare gli yazidi ancora nelle mani dello Stato islamico, per impedire altre uccisioni o forme di schiavismo, anche sessuale, ai danni delle donne della minoranza.
Intanto continua a scorrere il sangue: non lontano da Mosul, a Baaj, i jihadisti hanno ucciso un ragazzo accusato di essere gay gettandolo dal tetto di un palazzo. Mentre nella battaglia per la strategica raffineria di Baiji, la più importante dell'Iraq, un kamikaze dell'Is ha fatto strage di soldati iracheni, uccidendone almeno 16. I militari sono de facto sotto assedio da settimane all'interno del gigantesco impianto - in parte già sotto controllo dei miliziani -, con l'Is che è riuscito a tagliare le linee di rifornimento. Ma non è solo l'Iraq a essere insanguinato dalla furia assassina dei jihadisti: tre uomini accusati di omosessualità sono stati uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa a Derna, la 'capitale' del Califfato in Libia. Poi le foto raccapriccianti delle esecuzioni sono state pubblicate online.
E' invece di almeno sei militari uccisi il bilancio di un attentato suicida a ovest di Bagdad, compiuto nelle stesse ore della visita a sorpresa nella capitale irachena del premier canadese Stephen Harper. La tv panaraba al-Arabiyaafferma che tre militari governativi e tre miliziani lealisti sono stati uccisi a Garma, a poche decine di chilometri a ovest della capitale,
lungo la linea del fronte tra i jihadisti dello Stato islamico e i governativi. Oggi il premier iracheno Haidar al Abadi ha ricevuto a Bagdad il collega canadese, giunto in Iraq nel quadro del sostegno del Canada alla coalizione internazionale guidata dagli Usa contro l'Is.
L'emittente britannica cita un comunicato del Yazidi Progress Party, secondo il quale le vittime sono ostaggi catturati nel Sinjar lo scorso anno. Le fonti curde descrivono corpi "ammucchiati in un pozzo" di Alo Antar nei pressi dell'autostrada di al-Ayyadiya.
Un combattente dei Peshmerga, Shahin Shingali, afferma che "ieri circa 700 ostaggi sono stati trasportati a Tal Afar": "Senza un intervento della comunità internazionale l'Iraq sarà testimone di altri genocidi di innocenti". Anche il governatore della provincia irachena di Nineveh, Aseel al-Nujaifi, dove sorge Sinjar, conferma la strage: "L'Is ha giustiziato centinaia di prigionieri Yazidi", considerati infedeli dai jihadisti.
Al momento non è chiaro come siano stati uccisi e perché. Quel che è certo è che un numero alto - ma imprecisato - è stato fatto prigioniero dall'Is e portato a Mosul, la 'capitale' del Califfato. Lo Yazidi Progress Party parla di crimine atroce, a chiede alle forze irachene e curde di fare il possibile per liberare gli yazidi ancora nelle mani dello Stato islamico, per impedire altre uccisioni o forme di schiavismo, anche sessuale, ai danni delle donne della minoranza.
Intanto continua a scorrere il sangue: non lontano da Mosul, a Baaj, i jihadisti hanno ucciso un ragazzo accusato di essere gay gettandolo dal tetto di un palazzo. Mentre nella battaglia per la strategica raffineria di Baiji, la più importante dell'Iraq, un kamikaze dell'Is ha fatto strage di soldati iracheni, uccidendone almeno 16. I militari sono de facto sotto assedio da settimane all'interno del gigantesco impianto - in parte già sotto controllo dei miliziani -, con l'Is che è riuscito a tagliare le linee di rifornimento. Ma non è solo l'Iraq a essere insanguinato dalla furia assassina dei jihadisti: tre uomini accusati di omosessualità sono stati uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa a Derna, la 'capitale' del Califfato in Libia. Poi le foto raccapriccianti delle esecuzioni sono state pubblicate online.
E' invece di almeno sei militari uccisi il bilancio di un attentato suicida a ovest di Bagdad, compiuto nelle stesse ore della visita a sorpresa nella capitale irachena del premier canadese Stephen Harper. La tv panaraba al-Arabiyaafferma che tre militari governativi e tre miliziani lealisti sono stati uccisi a Garma, a poche decine di chilometri a ovest della capitale,
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