No Expo, Buonanno: «Spaccategli le gambe»
L'europarlamentare leghista scatenato contro tutti gli antagonisti, Alfano e Renzi.
02 Maggio 2015
Non bastava la devastazione di Milano. Ci si è messo pure l'europarlamentare leghista Gianluca Buonanno a commentare con toni da statista le violenze del Primo maggio.
Prima si è sfogato in Facebook, invitando le Forze dell'ordine a usare i manganelli, spaccare le gambe un poi' a tutti, indistintamente: «Ai No Expo, no Tav e antagonisti».
Prima si è sfogato in Facebook, invitando le Forze dell'ordine a usare i manganelli, spaccare le gambe un poi' a tutti, indistintamente: «Ai No Expo, no Tav e antagonisti».
Poi ha rincarato la dose in un'intervista. Alfano? «Vive nel paese delle meraviglie. Ha autorizzato questa manifestazione sapendo che cosa sarebbe accaduto». Renzi? «Volevo vedere se fosse stato ancora sindaco di Firenze se parlava di quattro teppistelli. Il governo ha sbagliato per l'ennesima volta e si è dimostrato incapace. Quando vedo Renzi mi viene in mente la diarrea».
Per frenare la violenza, secondo il leghista, occorre altro che pugno duro. Proprio l'olio di ricino.
QUANDO C'ERA LUI...«Ci voleva il prefetto Cesare Primo Mori, quello che durante il fascismo in Sicilia sconfisse la Mafia», ha continuato Buonanno. «Legnarli bene bene e quelli che la polizia prende devono lavorare, in questo caso a disposizione del Comune di Milano, gratis per almeno tre anni a pulire i cessi. Invece in Italia tutto è permesso. E gli stranieri devono tenerli in galera qui, come accade agli italiani che fanno casino in giro. Poi voglio dire un'altra cosa. Questi antagonisti, questi qui, sono delle merde totali. Devono tiragli via la patente e tutto quanto. Non devono avere più alcun diritto. Se hanno un'azienda via, sequestrata».
Per frenare la violenza, secondo il leghista, occorre altro che pugno duro. Proprio l'olio di ricino.
QUANDO C'ERA LUI...«Ci voleva il prefetto Cesare Primo Mori, quello che durante il fascismo in Sicilia sconfisse la Mafia», ha continuato Buonanno. «Legnarli bene bene e quelli che la polizia prende devono lavorare, in questo caso a disposizione del Comune di Milano, gratis per almeno tre anni a pulire i cessi. Invece in Italia tutto è permesso. E gli stranieri devono tenerli in galera qui, come accade agli italiani che fanno casino in giro. Poi voglio dire un'altra cosa. Questi antagonisti, questi qui, sono delle merde totali. Devono tiragli via la patente e tutto quanto. Non devono avere più alcun diritto. Se hanno un'azienda via, sequestrata».
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