Stop ai vitalizi per i parlamentari condannati in via definitiva
Stop a vitalizi e pensioni per i deputati condannati in via definitiva, con pene superiori a due anni per reati di mafia, terrorismo e contro la Pubblica amministrazione. La norma, però, entrerà in vigore “il sessantesimo giorno successivo alla data della della sua approvazione”, quindi non prima di due mesi a partire da oggi. Il provvedimento potrà essere applicato “ai deputati cessati dal mandato che, alla data di entrata in vigore” della delibera “siano già stati condannati in via definitiva, o che, successivamente a tale data, riportino condanna definitiva per i delitti” previsti dal provvedimento. Ai deputati non più in carica non verrà chiesto la restituzione del pregresso. Pd, Sel, Scelta Civica, Fratelli d’Italia e Lega hanno votato a favore del provvedimento. Non hanno partecipato al voto Forza Italia, M5S e Ap, anche se gli esponenti di Ncd e Udc, pur non partecipando al voto, sono rimasti in aula, mentre azzurri e pentastellati sono usciti fuori.
Scontro furibondo in mattinata al Senato tra i grillini e il senatore Pd, Ugo Sposetti, che si era detto contro l’abolizione dei vitalizi definendola “un’operazione per lisciare il pelo all’antipolitica. Ritengo che i membri del Consiglio di Presidenza si trovino di fronte ad un diritto inalienabile, un diritto acquisito, un diritto che matura con il versamento dei contributi del lavoratore e dell’azienda, un diritto alla sopravvivenza”. Risposta dei pentastellati: “Questa è un’indecenza”. Poi nel pomeriggio è stata trovata la quadra pure a Palazzo Madama.
Il Carroccio, invece, aveva chiesto uno stop dei vitalizi per tutti depositando la proposta con la quale non solo si volevano abolire i vitalizi, “ma si determina l’abolizione totale di qualunque tipo di vitalizio o di pensione per tutti i parlamentari, deputati e senatori, cessati dal mandato”.
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