lunedì 23 febbraio 2015

Subito dopo Salvini e Grillo come antipatia la Meloni é una mitragliata di sciocchezze. Dopo venti anni di governa parla come se non avesse vissuto in Italia. Una vera vergogna.

Corruzione, ombre su Giorgia Meloni. Indagati la sorella e il cognato

"Così fan tutti" gridava Franco Fiorito in piena bufera per le spese regionali nel 2012. Ora un giro di fatture sospette è finito nelle mani dei pm dell'inchiesta sui Grandi Eventi di Angelo Balducci. Tutto sembra ruotare attorno agli ambienti della Nuova Italia, la fondazione di Gianni Alemanno...

Correva l'anno 2012 quando Franco Fiorito, in piena bufera per le spese regionali, voleva accreditare la tesi del 'così fan tutti'. Fu allora che l’ex Batman di Anagni tirò in ballo Arianna Meloni, sorella dell'ex presidente della Camera Giorgia Meloni, che alla Regione Lazio non era legata da un contratto di lavoro ma da contratti di collaborazione: lei e il marito, l'ex assessore regionale Francesco Lollobrigida, avrebbero favorito il costruttore Paolo Marziali.
I pubblici ministeri Gianfranco Cirielli, Ilaria Calò e Roberto Felici, già titolari dell’inchiesta sui Grandi Eventi di Angelo Balducci, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera avrebbero individuato utilità/favori nei confronti della sorella del presidente di Fratelli d’Italia e dell'ex assessore alla mobilità dietro la contabilità societaria del Gruppo Marziali.
Si tratta di fatture per vari importi -12 mila 383 euro; 816,89; 14mila 691 euro; 5.997 e altro - che sarebbero state emesse per lavori mai fatti e che, dunque, nasconderebbero tangenti. Con questa ipotesi i finanzieri del Tributario hanno effettuato perquisizioni a fine maggio. In seguito nuovi sviluppi hanno portato a indagare il dirigente di Ama Servizi Cimiteriali, Fabrizio Mericone.
Tutto sembra ruotare attorno agli ambienti della Nuova Italia, la fondazione di Gianni Alemanno di cui Marziali è socio, amministrata da Franco Panzironi (grande sponsor di Mericone). Il costruttore avrebbe così ottenuto appalti importanti. Il suo nome, già noto per le opere dei Grandi Eventi di Diego Anemone e Angelo Balducci, era circolato per gare all’Ater e in alcuni ospedali. Il decreto dei magistrati parla espressamente di una sua 'attività corruttiva' ".

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