Popolare di Vicenza, Gianni Zonin arruola il pm che aveva indagato su di lui
Il magistrato in pensione Antonio Fojadelli è ora consigliere di una controllata dell'istituto, la Nordest sgr. E non è l'unica ex toga nel gruppo
All'epoca, correva l'anno 2002, la vicenda fece grande scalpore a Vicenza. L'uomo più potente della città, il banchiere Gianni Zonin, sotto inchiesta per falso in bilancio e conflitto d'interessi. E un giudice, il gip Cecilia Carreri, che ordina l'imputazione coatta dell'indagato eccellente sconfessando apertamente l'operato del pm Antonio Fojadelli, che invece aveva chiesto l'archiviazione. La vicenda giudiziaria, assai intricata, è arrivata al capolinea solo nel 2005 con una sentenza di non luogo a procedere nei confronti del presidente della Popolare di Vicenza.
A distanza di un decennio, però, le strade di Zonin e del pm che indagò su di lui sono tornate a incrociarsi. Alcuni mesi fa, infatti, Fojadelli, classe 1939, è stato nominato amministratore di Nordest sgr, una società che gestisce alcuni fondi d'investimento controllata al 100 per cento dalla Popolare di Vicenza. Nel frattempo il magistrato è andato in pensione, chiudendo la carriera a fine 2011 con i gradi di procuratore capo a Treviso. L'anno successivo l'ex sostituto procuratore vicentino aveva tentato lo sbarco in politica candidandosi senza successo a sindaco di Conegliano Veneto in una lista di centro sinistra appoggiata dal Pd.
Nel 2014 è arrivata la chiamata della banca presieduta da Zonin. Fojadelli, peraltro, non è l'unica toga arruolata dal gruppo creditizio veneto. Nel consiglio di Banca Nuova, l'istituto con base a Palermo controllato dalla Popolare di Vicenza, siede da più di due anni Manuela Romei Pasetti. Ovvero l'ex giudice, già presidente della Corte d'Appello di Venezia, coinvolta nell'inchiesta sulla gestione di Finmeccanica dell'ex amministratore delegato Giuseppe Orsi.
Secondo l'accusa, Romei Pasetti, che era presidente dell'organo di vigilanza del gruppo pubblico, avrebbe fatto pressioni sul Csm per ostacolare le indagini del pm milanese Eugenio Fusco, distaccato a Busto Arsizio per condurre l'indagine su Finmeccanica. Da qui il coinvolgimento nell'inchiesta. Il nome di Romei Pasetti (questa volta non indagata) è tornato alla ribalta delle cronache l'anno scorso con l'inchiesta veneziana sul Mose, per le sue telefonate (intercettate dagli investigatori) con l'ex numero due della Guardia di Finanza, il generale Emilio Spaziante, che ha già patteggiato una pena di quattro anni.
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