domenica 19 gennaio 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Il qualcosa di Renzi e il nulla di prima

Secondo Michele Serra ci sono almeno due ragioni per difendere il tentativo di Renzi e il suo colloquio con Berlusconi

Nella sua “Amaca” di oggi su Repubblica, Michele Serra scrive che ci sono almeno due ragioni per difendere il tentativo di Renzi di trovare un accordo con l’opposizione sulle riforme istituzionali e la legge elettorale.
Ci sono almeno due cose, sul colloquio Renzi-Berlusconi, che vanno dette al netto di ogni bilancio politico e di ogni elucubrazione politologica. La prima è che la cosa davvero anomala, davvero strampalata, non è discutere le regole con il “nemico”; è governare insieme a lui. Poiché il Pd quel passo stravolgente (governare insieme a Berlusconi) l’ha già compiuto, per giunta sotto l’alto patrocinio del Capo dello Stato, perché mai il suo nuovo segretario dovrebbe astenersi da un ben più giustificabile incontro per discutere di regole comuni?

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