Spesa pubblica, nel 2013 scoperti da Guardia di finanza frodi e sprechi per 5 miliardi
Sono oltre 19mila i responsabili segnalati dagli investigatori. Solo le truffe al Servizio sanitario nazionale hanno provocato un danno di 23 milioni e la denuncia di 1.173 persone
ROMA - Ammontano a 5 miliardi di euro le frodi e gli sprechi scoperti nel 2013 dalla guardia di finanza, mentre sono oltre 19mila i responsabili segnalati dai militari, che hanno eseguito 25mila interventi tra indagini di polizia giudiziaria d'iniziativa o su delega della Magistratura, accertamenti su delega della Corte dei Conti e verifiche d'iniziativa attivate con i poteri di polizia economica e finanziaria. I dati emergono dal bilancio annuale della Guardia di finanza.
Specifica attenzione è stata riservata ai reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso d'ufficio) messi in atto da amministratori, funzionari e impiegati pubblici infedeli. Oltre 4.300 sono state le denunce all'Autorità Giudiziaria di reati contro la Pubblica Amministrazione.
I danni erariali e gli sprechi ammontano a oltre 3,5 miliardi di euro, di cui circa un terzo riferibile al solo settore della sanità pubblica, nei 1.265 interventi effettuati in collaborazione con la Corte dei Conti. Scoperte indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 1,4 miliardi di euro, con il sequestro, a carico dei responsabili, di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 309 milioni.
Un danno da 23 milioni di euro è stato invece arrecato da 1.173 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati denunciati. Segnalati 1.704 tra dipendenti pubblici e committenti per casi di incompatibilità e doppio lavoro, con conseguente contestazione di sanzioni amministrative
per oltre 21 milioni di euro.Specifica attenzione è stata riservata ai reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato, malversazione, abuso d'ufficio) messi in atto da amministratori, funzionari e impiegati pubblici infedeli. Oltre 4.300 sono state le denunce all'Autorità Giudiziaria di reati contro la Pubblica Amministrazione.
I danni erariali e gli sprechi ammontano a oltre 3,5 miliardi di euro, di cui circa un terzo riferibile al solo settore della sanità pubblica, nei 1.265 interventi effettuati in collaborazione con la Corte dei Conti. Scoperte indebite percezioni o richieste di fondi pubblici per 1,4 miliardi di euro, con il sequestro, a carico dei responsabili, di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 309 milioni.
Un danno da 23 milioni di euro è stato invece arrecato da 1.173 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati denunciati. Segnalati 1.704 tra dipendenti pubblici e committenti per casi di incompatibilità e doppio lavoro, con conseguente contestazione di sanzioni amministrative
(25 gennaio 2014)
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