lunedì 20 gennaio 2014

Questo è lo straordinario articolo di Saviano su Abbado pubblicato dall'Espresso nell'ultimo numero. E' da leggere con molta attenzione. Come avevo scritto in più occasioni Claudio Abbado è stato un genio della musica, riconosciuto tale in tutto il mondo. Poi arriva un grillino Che capisce tutto e.............


Dobbiamo salvare l’Orchestra Mozart

Le sue prove erano gratuite, suonava negli ospedali e nelle carceri. Ma ora non ci sono più soldi e il sogno di Claudio Abbado sembra destinato a morire. Una colpa imperdonabile. Eppure fare e ascoltare musica rende migliori

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Dobbiamo salvare l’Orchestra Mozart
Chi andasse oggi sul sito dell’Orchestra Mozart, leggerebbe queste parole: “Sospensione temporanea dell’attività”. E come spesso accade alle realtà che in Italia funzionano, come spesso accade alle nostre eccellenze, la Mozart chiude i battenti per mancanza di fondi. La crisi poteva essere affrontata, e probabilmente superata, con la costituzione di una fondazione che avrebbe dotato l’Orchestra Mozart di una propria ragione sociale in grado di catalizzare e usufruire di investimenti stranieri. Su questo non ci sono dubbi, dal momento che l’Orchestra ha un suo prestigio e un’indiscussa riconoscibilità anche, o forse, soprattutto all’estero. Basta pensare che l’incisione della Seconda Sinfonia di Schumann è candidata al Grammy Award 2014 come “migliore performance orchestrale” in competizione con le maggiori orchestre del mondo.

Ma non c'è stato il tempo per la fondazione e il sogno di Claudio Abbado sembra destinato a morire, come tutte le cose belle, nel nostro Paese. Sembra, ma quel “temporaneamente” nel messaggio in homepage pare essere una flebile speranza. Come se chi ha scritto quelle parole, fosse anche solo per scaramanzia, ha voluto lasciare uno spiraglio aperto. Non se l’è sentita di dare la Mozart per spacciata. Ha voluto forse lanciare una richiesta di aiuto, un messaggio nella bottiglia, con la speranza che non finisca nel solito mare di indifferenza. Con la speranza che la risposta non sarà sempre e solo “le famiglie italiane non arrivano a fine mese, come facciamo a pensare di poter salvare un’orchestra?”.

Eppure, a costo di rinunciare a ciò che per noi è importante, la Mozart va salvata. Va salvata perché è un dono che Claudio Abbado ci ha fatto. Va salvata perché non è necessario aver fatto una passeggiata in silenzio con Claudio Abbado per conoscere i suoi meriti. Claudio Abbado è uno di quegli italiani che il mondo conosce e apprezza. Claudio Abbado è Mozart. È Mahler. È Ravel. Claudio Abbado è Schubert. Claudio Abbado è arte. Ma non un’arte solitaria, non un’arte che si fa in stanza e poi si appende o si legge. Claudio Abbado è un’arte che si fa insieme e che esiste se si ascolta, insieme. Claudio Abbado è un uomo solitario, ma un uomo solitario che non può fare a meno delle persone. Claudio Abbado è quella parte d’Italia che per tutta la vita ha costruito bellezza. Claudio Abbado in questa bellezza ci ha fatto entrare il diritto perché sa che il diritto è ciò da cui tutto parte. Claudio Abbado è amore, amore per gli esseri umani. Claudio Abbado è imperativo per il lavoro. È sacrificio per la musica. Claudio Abbado è un esempio per questa Italia che vuole crescere, che non ce la fa più a pensarsi come una nave alla deriva. Perché è anche dei piccoli fari come l’Orchestra Mozart che l’Italia ha bisogno per potersi risollevare. Quindi ora che stiamo per perderla, è fondamentale che questa cosa non accada nel silenzio, ma che accada con la consapevolezza che non è avanti che si sta andando. Ma indietro.

L'Orchestra di Mozart è nata del 2004 e la sua vita in Italia si è svolta a Bologna. L’Orchestra è stata profondamente bolognese pur portando a Bologna le eccellenze della musica mondiale. Le sue prove erano gratuite e aperte al pubblico delle scuole. I suoi musicisti hanno con gli anni costruito due progetti preziosi, il Progetto Tamino, che portava la musica negli ospedali soprattutto nei reparti pediatrici e il Progetto Papageno che ha portato, l’ultima volta a dicembre, la musica nel Carcere di Bologna. Musica come terapia, musica come strumento di rieducazione. Perché suonare insieme può trasformare la vita: insegna a rispettare le individualità, a rispettare gli spazi, a misurarsi. Questo, soprattutto, insegna Claudio Abbado, questo è stato il messaggio che ha dato, negli anni della sua attività: l’Orchestra Mozart. Fare musica rende migliori, ascoltare musica rende migliori. Perdere l’Orchestra Mozart senza aver fatto nulla per salvarla, sarebbe una colpa imperdonabile.

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