Il sottosegretario che non vuole mostrare la sua laurea
di Alessandro D'Amato - 02/11/2013 - ...al Fatto. E' Marco Flavio Cirillo del PdL
Marco Flavio Cirillo, sottosegretario all’ambiente in quota PdL, non vuole mostrare la sua laurea al Fatto Quotidiano che ne chiedeva copia all’università dove si è laureato, quella di Urbino. E si oppone alla procedura di trasparenza, come racconta oggi Paola Zanca sul giornale di Padellaro e Travaglio. Ecco le motivazioni del sottosegretario:
Spiega Cirillo, che l’istanza del Fatto è “inammissibile”. Almeno per quattro motivi. Primo, siamo stati troppo “generici”. Non capisce il nesso tra la sua laurea e il nostro interesse giornalistico a verificarla. Secondo, facciamo richieste troppo “astratte”. Tradotto: “Non esiste alcun interesse personale” di una giornalista a conoscere il percorso di studi di un sottosegretario. Cirillo non concepisce il fatto che chiediamo una verifica solo “in base alla mera appartenenza a una categoria di operatori” (i giornalisti, ndr, categoria alla quale appartiene anche lui, che si dichiara iscritto all’Ordine dei pubblicisti). Terzo, manca concretezza. La richiedente, scrive il “Dott. Marco Flavio Cirillo”, “invoca il diritto a conoscere gli atti a fini giornalistici quasi come una forma di ‘ispezione popolare’”, strumento già stigmatizzato da una sentenza del Consiglio di Stato. Quarto, non c’è nessuna “situazione giuridicamente rilevante” che giustifichi la nostra richiesta. La parola “trasparenza”, pare sconosciuta al vocabolario del sottosegretario.
Ma è la quarta motivazione la più divertente:
Scrive che i dati che ci interessano sono solo faccende “persona – li”, “assolutamente inutili ai fini pubblicistici” e sui quali si potrebbe verificare un “uso distorto”. Soprattutto perché “l’istanza” arriva “da parte di una testata giornalistica di diversa ideologia politica”. Ah, ecco il punto. È il Fatto il problema del sottosegretario Pdl.
Speriamo che domani gliela chieda il Giornale.
1 commento:
Una vera vergogna.
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