Alitalia, ipotesi Aeroflot dopo il no Air France ad aumento: delegazione a Mosca
Pubblicato il 1 novembre 2013 12.14 | Ultimo aggiornamento: 1 novembre 2013 12.14
di Redazione Blitz
ROMA – Air France azzera il valore di Alitalia e spunto l’ipotesi Aeroflot per il salvataggio della compagnia di bandiera italiana. Una delegazione diAlitalia volerà a Mosca, la prossima settimana, per colloqui esplorativi con Aeroflot, a caccia di un “partner internazionale forte”, dopo il dietrofront di Air France-Klm a partecipare all’aumento di capitale.
Fonti vicine ad Aeroflot hanno spiegato all’Agi che il vettore russo ha studiato e conosce bene il dossier italiano: insieme a Lufthansa, Hainan ed Etihad, Aeroflot in questi giorni è stata tirata di nuovo in ballo dai media come possibile alternativa ai soci franco-olandesi. Pur avendo escluso l’esistenza di trattative per un acquisto di quote azionarie, Aeroflot non ha smentito il suo possibile interesse a una partnership industriale con Alitalia. Interesse che rischia di scemare a causa della contrarietà dei vertici dell’ex compagnia di bandiera ad accettare le dure condizioni poste dal gruppo franco-olandese.
Il 31 ottobre Air France-Klm, che detiene il 25% diAlitalia, ha svalutato completamente il valoredella sua quota. E l’ad e direttore generale De Juniacha chiarito, senza mezzi termini, che “serve un piano di ristrutturazione molto forte”, una riduzione del medio raggio e una stabilizzazione del lungo raggio. Inoltre, Air France-Klm chiede una revisione dell’applicazione degli ammortizzatori sociali e un rafforzamento della solvibilità: “O le nostre condizioni vengono rispettate e ci sarà un rafforzamento della partnership con Alitalia – ha sottolineato il manager – altrimenti la risposta di Air France sarà negativa”.
Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, ha dichiarato: “Se Air France dovesse decidere di non sottoscrivere l’aumento di capitale in Alitalia è evidente che un partner internazionale forte va trovato”. La decisione definitiva del gruppo franco-olandese- che rimane, comunque, il partner industriale più plausibile al momento per il salvataggio di Alitalia – non dovrebbe arrivare prima di metà novembre, quando scadrà il periodo di 30 giorni previsto per la sottoscrizione dell’aumento di capitale anche se rimarra’ poi un ulteriore periodo per sottoscrivere la quota di capitale inoptato.
Intanto Franco Nasso, segretario generale della Filt-Cgil, chiede l’intervento del governo guidato da Enrico Letta: “Il dossie deve andare nelle mani del Governo altrimenti l’esito è scontato, l’Alitalia non ha alcuna possibilità di sopravvivere. Da tempo abbiamo chiesto al Governo di occuparsi dell’Alitalia e della crisi del trasporto aereo ma, fino ad ora, non abbiamo visto nulla e quello che sta accadendo non fa che aumentare le nostre preoccupazioni”.
1 commento:
Un altro affare. E come sempre quando c'è un affare per l'Italia spunta subito il responsabile della Cisl con parere favorevole. ma state zitti e difendete i lavoratori invece di sparare balle.
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