Intercettazione Anna Maria Cancellieri alla compagna di Salvatore Ligresti: "Conta su di me"
Adnkronos | Pubblicato: 31/10/2013 14:24 CET | Aggiornato: 31/10/2013 18:26 CET
"Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta". Così Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia, si rivolge a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti. Un'intercettazione, in possesso dell'Adnkronos, datata 17 luglio scorso a poche oredall'arresto nei confronti dell'Ingegnere e dei suoi tre figli coinvolti nell'inchiesta della Procura di Torino. Intanto Beppe Grillo, su Facebook, chiede al ministro di smentire o dimettersi. Anche dalla Lega Nord arriva una richiesta di chiarimento su una "vicenda torbida".
Anche il Pd chiede chiarezza alla Cancellieri: "È opportuno che il ministro Cancellieri - dice Danilo Leva, responsabile giustizia dei democratici -, alla luce di quanto viene riportato da una agenzia di stampa, chiarisca il senso delle parole da lei proferite nel corso di una telefonata con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti. Si tratta di una vicenda estremamente delicata su cui è necessario garantire la massima trasparenza. Bisogna inoltre fugare ogni dubbio che possano esistere detenuti di serie A e di serie B".
La compagna di Ligresti: "Cancellieri mia amica da 40 anni". "Ho un rapporto di amicizia con Annamaria Cancellieri che dura da oltre quarant'anni". Così Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, ha risposto, lo scorso 20 agosto, ai pm di Torino che la sentivano in merito ad alcune telefonate relative a un possibile interessamento del ministro Cancellieri alle condizioni di salute di Giulia Ligresti, all'epoca detenuta. Secondo Fragni si trattava di una "situazione non regolare, pensavo che su quello il Ministro avrebbe potuto fare qualcosa, anche se non so bene che cosa".
Il figlio della Cancellieri ancora in contatto col gruppo. "Dal monitoraggio delle conversazioni telefoniche è emerso che lo stesso ex direttore generale di Fondiaria-Sai", Piergiorgio Peluso, figlio del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, "continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie". Lo scrive il nucleo di polizia tributaria della Gdf di Torino in una annotazione del 29 agosto scorso agli atti dell'inchiesta su Fonsai. Nell'annotazione del 29 agosto
scorso, il giorno dopo la concessione degli arresti domiciliari a Giulia Ligresti, la Gdf spiega le ragioni per cui è necessario ai fini delle indagini captare le conversazioni telefoniche della stessa figlia di Salvatore Ligresti e di Peluso.
scorso, il giorno dopo la concessione degli arresti domiciliari a Giulia Ligresti, la Gdf spiega le ragioni per cui è necessario ai fini delle indagini captare le conversazioni telefoniche della stessa figlia di Salvatore Ligresti e di Peluso.
Quest'ultimo, scrive la Gdf, "è stato dal mese di giugno 2011 al mese di settembre 2012 direttore generale di Fondiaria-Sai spa, con deleghe strategiche". La posizione, si legge ancora nell'atto, "di top manager all'interno della società, ha fatto sì che Piergiorgio Peluso avesse stretti legami con la famiglia Ligresti e altri alti dirigenti del gruppo Fonsai". Dalle intercettazioni, spiegano ancora i finanzieri, è emerso che Peluso "continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie".
Un'intercettazione ("una telefonata di solidarietà sotto l'aspetto umano", secondo la definizione a verbale della Cancellieri, sentita come persona informata sui fatti), trascritta dagli uomini della Polizia tributaria di Torino, in cui si fa riferimento anche alla conoscenza tra il ministro e Antonino Ligresti, fratello di Salvatore. "Eh lo so lo so, me l'hanno detto me l'hanno detto. Io ogni tanto sento Nino gli chiedo notizie, non la vedo", dice la Cancellieri parlando con la Fragni, "buona amica da parecchi anni". "Dopo di allora -dice a verbale la Cancellieri in veste di persona informata sui fatti- non l'ho più sentita nè ho sentito altri in relazione al caso Ligresti ad eccezione della telefonata con Antonino Ligresti", il quale preoccupato per lo stato di salute della nipote Giulia (detenuta dal 17 luglio al 28 agosto nel carcere di Vercelli, ndr) si rivolge al ministro. Il 18 agosto scorso il primo tentativo sul cellulare della Cancellieri va a vuoto, la conversazione delle ore 19.33 dura 14 secondi. Il giorno dopo il ministro parla, per circa 6 minuti, con Antonino Ligresti, secondo quanto emerge dai tabulati."Effettivamente ho ricevuto una telefonata da Antonino Ligresti -ammette la Cancellieri ascoltata il 22 agosto dal procuratore aggiunto di Torino Vittorio Nessi negli uffici di Roma del Ministero della Giustizia- che conosco da molti anni. Ligresti mi ha rappresentato la preoccupazione dello stato di salute della nipote Giulia Maria". Un 'appello' per il quale il Guardasigilli ha "sensibilizzato i due vice capi di dipartimento del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perchè facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati. Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso", per la Cancellieri."Ieri sera (21 agosto, ndr) Antonino Ligresti mi ha inviato un sms chiedendomi se avessi novità e gli ho risposto che avevo effettuato la segnalazione", conclude il ministro.