COMMISSIONE SUL CICLO ILLEGALE DEI RIFIUTI
Ecomafie, desecretata audizione Schiavone
«In 20 anni rischiano tutti di morire »
Il pentito sentito nel 1997 immaginava l’impennata di tumori che si sta registrando in questi ultimi mesi
L’ex collaboratore di giustizia Carmine SchiavoneCipriano Chianese, Gaetano Cerci, i contatti con la massoneria, i rifiuti interrati nelle cave e la maledizione del cancro. Era il 1997, ma il collaboratore Carmine Schiavone aveva già raccontato tutto. È l’audizione davanti alla commissione parlamentare sulle Ecomafie del pentito che con le sue confessioni ha fatto crollare il clan dei Casalesi. Le operazioni Spartacus e Sparatacus 2 risalgono a due anni prima. Di emergenza rifiuti e di ecomafie non si parlava ancora. E non se ne parlò neanche neanche negli anni successivi, perché le dichiarazioni del cugino di Francesco «Sandokan» Schiavone sono rimaste secretate per oltre 26 anni.
LA MALEDIZIONE DEL CANCRO - «Entro venti anni gli abitanti di numerosi comuni del Casertano rischiano di morire tutti di cancro», affermò Schiavone, con un tono profetico che purtroppo è stato confermato dai fatti. Le ricerche del Cnr e del Pascale, confermate dal ministero della Salute, descrivono un’impennata della mortalità per tumori nelle province di Napoli e Caserta. Riferendosi al traffico illegale di rifiuti nocivi, Schiavone spiega che divenne un business «autorizzato» per il clan dei Casalesi nel 1990. «Tuttavia - riferì il pentito - quel traffico veniva già attuato in precedenza. Gli abitanti del paese rischiano tutti di morire di cancro entro 20 anni; non credo infatti che si salveranno: gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita».
1 commento:
Chi risolve questi problemi.
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