lunedì 28 ottobre 2013

Ma vattene adesso. Non perdiamo niente ed evitiamo a tanti italiani sofferenze inutili. Grillini sempre più incompetenti ed incapaci.

Beppe Grillo al Senato: «Se perdiamo mollo tutto»

di  - 28/10/2013 - Il portavoce del MoVimento 5 Stelle a sorpresa negli uffici grillini, ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro «l'anziano signore» Napolitano

Beppe Grillo al Senato: «Se perdiamo mollo tutto»
1
BEPPE GRILLO A ROMA SUBITO AL VOTO «Assolutamente sì. Voglio capire chi siamo. Noi non vogliamo goernare noi vogliamo rifare lo stato italiano. Andare al voto il prima possibile. Voglio capire. Se gli italiani votano ancora così, questo Paese non ci vuole». E sul rischio flop ammette: «Se perdiamo le elezioni (nazionali eventuali ndr) non avrò nessuna voglia di continuare». Grillo si dice convinto che in caso di nuove elezioni: «Andiamo con qualsiasi legge. Io ci feci il V day».
BEPPE GRILLO A ROMA CONTRO NAPOLITANO «Renzi è una palla di pelle di pollo» e conferma la messa in stato d’accusa a Napolitano. «Non sarà mai approvato, ma il nostro è un atto dovuto. Il presidente della Repubblica Io ci ho parlato due volte, una persona di 90 anni furba, molto scaltra. A 90 o si è saggi, ma se si è furbi…». Interviene anche la Taverna: «E’ stato un invito fatto a giochi fatti». Cioffi e Bucarella replicano ai giornalisti riguardo alla questione dell’emendamento del Senato. BepPe Grillo parla della seconda fase: «Sarà oltre, una altra idea di mondo. Io mi sono messo in questa situazione per dare unamano per cose da incidere delle istituzioni. Ma quale dialogo fai quando metti no tav dentro femminicidio?».

BEPPE GRILLO A ROMA E I DISSIDENTI DI BOLOGNA Poi affonda sulle questioni di Bologna: «Il meetup non è il MoVimento 5 stelle. La usavamo per creare discussione di chiunque. Chiunque può andare lì e dire qualsiasi cosa e i fondatori emiliani sono qui eh? Vedete perché non andiamo ai talk show? Fate la domanda sul dissidente di Bologna dell’85. Ma siete fuori di testa? Sono usciti in tre o quattro ma va bene. Abbiamo imbarcato gente che non era in linea con noi. Io capisco ci sono delle situazioni personali. Non critico nessuno, chiamiamo. Se io vado in televisione a dichiarare una divergenza metto in crisi tutto l’apparato pubblico».
BEPPE GRILLO A ROMA LE PARTECIPAZIONI IN TV Beppe Grillo parla del Made in italy poi critica le importazioni: «Siamo il primo importatore italiano di olio, poi tagliamo l’olio di merda spagnolo». Qualche senatore lo invita a calmarsi. Un cronista gli obietta la libertà dei parlamentari in tv: «Io non ho mai asserito. Io ho detto di non andare in certi talk show. Attraverso un professionista di comunicazione abbiamo fatto dei corsi dove chiunque poteva venire». Il leader 5 stelle tervigersa. «Noi pretendiamo spazi nella tv pubblica. Certe accortezze, perché i talk show sono studi di partiti politici». In sala ci sono quelli di piazza Pulita obiettano sulle parole del leader: «Noi non andiamo a Piazza Pulita. I talk show sono da evitare».
Qui sotto alcuni attimi del leader “inaspettato” a Madama:
BEPPE GRILLO A ROMA E LA POPOLARITA’ DI NAPOLITANO «Gliel’ho detto io», Beppe ammette di aver indicato ai suoi di salire sul tetto a Montecitorio. Nel mentre le domande continuano. Si parla di indulto. «Noi abbiamo fatto dei sondaggi, secondo quanto abbiamo per il popolo il nostro Presidente è all’ultimo posto di tutti i presidenti della Repubblica Italiana. Noi non chiediamo voti, io sono un populista che sente il popolo».
BEPPE GRILLO A ROMA E L’INTERNET DEI GRILLINI SMANETTONI-«Siamo intercettati non è una novità. Io penso che andiamo in una realtà oltre la realtà, confezionata dai motori di ricerca. Casaleggio rischia un sacco di cose per me e vediamo come è la politica, cose che non hanno senso nel nostro MoVimento». «Abbiamo una dignità, gente che ha le palle così, non quelli che dite grillini, che smanettano sul pc».

BEPPE GRILLO A ROMA E LA STAMPA – «Vaffanculo come va il mondo in 15 secondi. Io sono sempre disponibile alla televisione. Non ho mai avuto problemi con nessuno perché ce li ho io quà. Non ho mai mentito. Questo è un MoVimento diverso. Vedere questa stampa oramai messa lì che non si capisce come faccia».
BEPPE GRILLO A ROMA CONTRO RAI – «Siamo stufi di vedere ipocriti. Basta dire Via il Porcellum e poi votare. Sono falsi. Non credeteci più. Io non voglio dialogare più con nessuno, adesso stiamo facendo dei corsi preparatori. Da quando sono preparati non li invitano più. Ma questo è servizio pubblico?L’Ad miRai mi ha guardato per mezz’ora e mi ha detto lei non vuole parlare. Il Cda non mi può dire dove va un miliardo di euro in Rai. Per un periodo il signor Fazio ha preso i soldi non da Berlusconi ma da Endemol».
BEPPE GRILLO A ROMA CONTRO SACCOMANNIBeppe Grillo si altera: «Dovete chiedere agli uscieri. Io sono un comico, ma parliamo di energia. In Basilicata cercano il gas facendo perforazioni orizzontali. Continuiamo a fare inceneritori. L’OMS ora dice cose che noi dicevamo anni fa sul blog». E non risparmia nulla nemmeno a Saccomanni:

BEPPE GRILLO A ROMA CONTRO BCE «Saremo più presenti qua, mica sono venuto per la conferenza. Io sono un ex comico populista, sono un pregiudicato», ironizza. Giro con un camper, questo paese non c’è più il vero terrorismo lo fa questa gente qua, se noi non andiamo di comune accordo dal signor Napolitano… la larga intesa si fa alle tre di notte. Cinque o sei decidono il cambio della legge elettorale ma stiamo scherzando? La Bce presta i soldi….. Nel 2015 ci sono le elezioni a quel tempo qualsiasi governo sarà già morto». «Noi non ci stiamo più. Io mi incazzo quando sono euroscettico. Non sappiamo niente dei norvegesi. Questa Europa qui non va bene. Non c’è più tempo. O andiamo lì e tiriamo fuori grinta e basta banca centrali».
beppe grillo senato
(Foto Fb del senatore Airola)
BEPPE GRILLO A ROMA E REATO CLANDESTINITA’ «Si riuniscono vedono, sanno come vota la maggioranza e si deciderà su che tipo di applicazione fare». «Purtroppo dobbiamo mediare le cose con la stampa, vedete sull’immigrazione non l’avevamo nei 20 punti del programma nessun partito può prendere una decisione così. Si è mischiato tutto reato clandestinità, immigrazione, Bossi-Fini ci vuole calma su questo argomento. Così si creano le tifoserie non creano nulla di buono. Abbiamo impedito che rinascesse il fascismo in Italia». Beppe Grillo parla della sua posizione singola a favore del reato di clandestinità. «Non possiamo di andare a piangere sulle bare. Noi col blog abbiamo ricevuto un sacco di lettere». parla del Cie di Bologna. «Sediamoci ad un tavolo possibilmente europeo e il perché la gente paga 5 mila euro di biglietto. Chi guadagna su queste cose?».
BEPPE GRILLO SPIEGA LA PIATTAFORMA «Se il gruppo parlamentare promuove una legge c’è tempo entro qualche mese sul merito della legge, costruire. E’ una applicazione molto semplice si entra con un password, abbiamo come prova l’abrogazione dei fondi pubblici ai media ed editoria». L’applicazione annuncia la chiusura della proposta entro 18 giorni. Ci sono già i suggerimenti. Beppe li legge: “Ma non trovo quell’applicazione che c’era…”. Al 20 giorno il relatore vede se la legge è pronta per esser approvata in Parlamento. «Poi ci sarà una applicazione al contrario, ovvero i cittadini propongono una legge e la inoltrano ai parlamentari». Il primo tentetivo in Italia, spiega Grillo: «Siamo già usando queste applicazioni per eleggere sindaci e per le regionali…».
beppe grillo roma senato 2
BEPPE GRILLO A ROMA VEDE I DISSIDENTI«Passiamo sempre ad essere ad un partito con un vertice. Qui c’è una atmosfera molto difficile convivere con la stampa stare di fronte a persone che io sono abituato a vedere in tv. io faccio un certo effetto ai politici che mi chiedono ‘Io perché sono così normale’. Ho visto i famosi “disssidenti” che dicono cose sensate». Parla della competenza dei suoi e ammette le defaillance della comunicazione: « Sono qua per spiegarvi una cosa abbiamo fatto una democrazia dal basso. Siamo un movimento».
BEPPE GRILLO A ROMA, CONFERENZA STAMPA – Beppe Grillo si presta ai cronisti in conferenza stampa, affiancato da Paola Taverna e Laura Bottici: «Io ero passato per salutarvi non per fare queste cose». Ironizza ancora sullo scherzo fatto ai giornalisti che origliavano fuori dalla porta.
beppe grillo roma senato
“Il rapporto con questo signore anziano si è complicato”. Così inizia Beppe Grillo parlando del Capo dello Stato con i cronisti al Senato. “Almeno per me è complicato, perche’ non rappresenta più la totalità degli italiani. È un presidente di settore”. Beppe Grillo, a sorpresa, è arrivato in Senato accompagnato dal responsabile per la comunicazione Claudio Messora. Il fondatore del Movimento 5 Stelle è arrivato negli uffici del gruppo senza avvisare, e dopo qualche scherzo con i giornalisti, ha attaccato ancora una volta il Presidente: “Chiederemo l’impeachment per Napolitano perche’ non rappresenta piu’ il popolo italiano, è di parte. E su questo decido io”. Lo dice Beppe Grillo, parlando in Senato.
M5S - Conferenza stampa di Beppe Grillo
I MOTIVI - Interpellato dall’Agi sul perche’ della sua visita, Grillo ha scherzato: “Sono venuto a vedere l’arredamento”. Poi ha continuato sull’onda dello scherzo e a chi gli chiedeva un commento sul voto che riguarda la decadenza di Silvio Berlusconi ha replicato: “Lo chiedete a me? Io sono solo un comico populista”.
LO STATO DI GRILLO- “Non vogliamo andare al governo a governare ma cambiare lo Stato”. Lo ha detto Beppe Grillo circondato dai giornalisti in Senato. “Vogliamo inserire i cittadini dentro lo Stato che non esiste”, aggiunge, e poi invoca le elezioni al più presto. “Assolutamente si’ – e’ la risposta ai giornalisti che gli chiedono se sia meglio andare a votare – in qualsiasi modo”. E scherza: pensate “alla statua di Mazzini che si vede passare Giovanardi… Sono cose tremende che succedono in questo posto”. E urla: “Questo Paese ce lo dobbiamo riprendere: lo Stato non c’e’ più. Lo Stato non c’è e quando c’è la gente lo percepisce con ansia. Si rappresenta come Equitalia, la burocrazia, le tasse. Non abbiamo piu’ tempo di giocare”
GLI IMMIGRATI - “Abbiamo opinioni diverse ma il problema è la procedura. Io e Casaleggio non ne sapevamo niente, nessuno sapeva niente”. Così Beppe Grillo torna sulla polemica sul reato di clandestinità. Arrivato al Senato l’ex comico spiega: “Sull’immigrazione non possono decidere in 4 o 5. Si decide con un referendum. La destra e la sinistra su questo tema si giocano la loro identità e creano tifoserie e cosi’ si va in fuori gioco e fai ragionamenti non democratici”

LO SCHERZO AI GIORNALISTI CHE ORIGLIANO 
- “Beppe ha fatto uno scherzo ai giornalisti che origliano fuori dalle porte… Ha cominciato a urlare nel silenzio totale… “Aaalloraaa mi sono stancato. La dovere smettere ora bastaaaa…’. Silenzio per qualche secondo… sicuramente i giornalisti pensavano a qualcosa di succoso da scrivere. Poi non abbiamo retto e siamo scoppiati a ridere”. Lo scrive su facebook Sara Paglini, senatrice 5 stelle.
BEPPE GRILLO E IL SISTEMA OPERATIVO – In concomitanza con il blitz al Senato viene poi pubblicato sul blog del comico il post che annuncia la nascita dell’applicazione per discutere online le proposte di legge del MoVimento:
Da oggi è online l’applicazione del Sistema Operativo del M5S che permette agli iscritti certificati entro il 30 giugno 2013 di discutere on line le proposte di legge di iniziativa parlamentare. La prima che verrà discussa e utilizzata come test è quella relativa alle “Disposizioni volte alla abolizione del finanziamento pubblico all’editoria”.
Il funzionamento dell’applicazione è semplice. Il primo firmatario della proposta inserisce il testo di legge e determina un periodo di tempo per la sua discussione online. Gli iscritti possono intervenire indicando integrazioni, modifiche, obiezioni, suggerimenti o vizi di forma e votare gli interventi degli altri utenti. Il primo firmatario è incaricato di rispondere agli interventi qualora lo ritenga necessario e accogliere o meno le richieste presenti negli interventi durante il periodo di tempo stabilito per la discussione. Al termine di esso la legge, grazie agli interventi degli iscritti, avrà subito integrazioni, modifiche, tagli o sarà rimasta invariata. Quanto avvenuto sarà formalmente espresso dal primo firmatario nella “Relazione di chiusura”. Al termine del processo la proposta di legge viene ufficialmente depositata in Parlamento.
L’applicazione è in fase di test: segnalateci bug e malfunzionamenti, suggeriteci possibili miglioramenti, inviateci i vostri pareri.
Per partecipare alla discussione sulla proposta di legge parlamentare per l’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria effettua l’accesso qui con i tuoi dati.
Altre applicazioni sono in fase di sviluppo.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...