sabato 27 maggio 2017

Un partito politico che compie azioni come queste è geneticamente populista e fascista. I grillini non hanno chiara la differenza tra un partito ed una azienda con fini di lucro elettorali. E ancora peggio è il dirigente scolastico che permesso questo scempio. La scuola non deve accettare le donazioni dei partiti perché la suola è di tutti. La scuola è dello Stato Italiano.

M5S e lo spot elettorale a scuola: beneficenza col logo

M5S
rampone
Pc griffati e targa nell’aula computer donata dopo l’alluvione a Benevento
 
A qualcuno è tornato in mente il caso del polo scolastico di Adro che l’allora sindaco leghista Oscar Lancini fece adornare col “Sole delle Alpi” simbolo del Carroccio. Certo è che se anche il paragone è un po’ azzardato, la vicenda dell’istituto tecnico “Rampone” di Benevento in queste ore sta suscitando più di un malumore nel capoluogo sannita dove giovedì è sbarcato anche il vicepresidente della Camera e candidato in pectore del Movimento Luigi Di Maio.
L’occasione, va detto, era più che apprezzabile considerato che in previsione c’era l’inaugurazione della nuova aula laboratorio di informatica dopo i lavori fatti per porre rimedio ai danni provocati dalla devastante alluvione dell’ottobre 2015 che causò anche due vittime.
Computer, strumentazione tecnologica e apparecchiature sono state infatti comprate anche grazie alla donazione da 106mila euro fatta dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno rinunciato a parte dei propri stipendi. Iniziativa più che lodevole, va ripetuto. Taglio del nastro con la dirigente scolastica Assunta Fiengo, visita agli spazi dell’istituto, foto di rito con la squadra dei consiglieri regionali campani grillini e interviste. Poi però la scoperta imbarazzante, o quantomeno di cattivo gusto.
All’ingresso dell’aula, infatti, è stata affissa una targa con il simbolo del Movimento 5 Stelle e la dicitura «laboratorio realizzato grazie alla donazione degli esponenti regionali del Movimento 5 Stelle in occasione dell’evento alluvionale del 15 ottobre 2015». Non bastasse, il logo del M5S campeggia anche su tutte le attrezzature e su ogni computer con la scritta «Donazione» e le 5 inconfondibili stelle.
Beneficenza con lo spot elettorale compreso, quindi, una iniziativa a dir poco discutibile (questa sì) soprattutto negli spazi di una scuola pubblica da cui la politica dovrebbe restare fuori. E invece anche ieri, come ha raccontato la testata locale “Ottopagine.it ”, le insegnanti hanno redarguito alcuni studenti che avevano rimosso le etichette dai pc perché «si fa brutta figura con i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, se torneranno».
Dal canto suo il M5S nega con forza la responsabilità della pubblicità neanche tanto occulta mentre la dirigente scolastica, secondo indiscrezioni ideatrice dell’imbarazzante gesto di ringraziamento, ha preferito non commentare. «È il risultato concreto che testimonia la politica a 5 Stelle, che, passando dalle parole ai fatti, si fa carico de bisogni veri della gente», ha invece commentato Luigi Di Maio. Di certo la questione in città ha suscitato più di una polemica.
Al punto che anche il sindaco Clemente Mastella ha protestato gridando allo «scandalo». «Ed è ancora più grave che ciò sia avvenuto alla presenza di un parlamentare che, rivestendo la carica di vicepresidente della Camera, avrebbe dovuto far prevalere un atteggiamento di tipo istituzionale piuttosto che l’irresponsabilità del militante politico qualsiasi – ha proseguito l’ex ministro della Giustizia – Quanto accaduto conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, l’assoluta mancanza di cultura istituzionale da parte dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle ».

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