Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi: "La Chiesa non si faccia strumentalizzare da Grillo"
L'intervista al Corriere dopo la marcia per il reddito di cittadinanza
"La Chiesa, per parte sua - avverte mons. Sorrentino -, deve stare bene attenta a non farsi strumentalizzare da nessuno. Non sarei felice se un discorso evangelico venisse stravolto in un discorso di bassa politica. Semmai riguarda la politica nel senso più alto".
"Il santuario - spiega - evoca anzitutto la "spogliazione" di Cristo, è un'icona che risale al cuore del cristianesimo e ci impegna a metterci tutti nello stesso dinamismo, a spogliarci di ogni egoismo e cattiveria e sentire la bellezza dell' accoglienza, della condivisione. Non è una conversione intimistica ma ci obbliga a scelte concrete che hanno rilevanza nella società e nella Chiesa: l'attenzione ai poveri, agli ultimi".
Alla domanda se il tema del reddito di cittadinanza può rientrare, il vescovo replica: "Non so cosa ci sia dietro questa formula politica. Da un punto di vista evangelico direi che la parola "cittadinanza" è insufficiente e parlerei piuttosto di un reddito minimo di dignità della persona umana, della necessità di garantire il necessario ad ogni donna o uomo, che sia cittadino o no".
La risposta di Grillo. "Sì, certo". Ha risposto così Beppe Grillo stamani ai cronisti che gli riportavano quanto dichiarato dal vescovo di Assisi. I giornalisti attendevano il leader Cinquestelle di fronte all'hotel in cui ha pernottato dopo la marcia Perugia-Assisi di ieri per il reddito di cittadinanza.
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