Sui vitalizi passa la proposta Richetti: stop anche agli ex parlamentari
Il primo firmatario della proposta di legge: “È un gesto fondamentale per riconnettere sentimentalmente la politica con i cittadini”
La Camera si appresta a rivoluzionare le pensioni dei parlamentari, dicendo addio ai vitalizi, che saranno aboliti, compresi quelli già in essere. E’ quanto prevede il testo base della proposta di legge a prima firma Matteo Richetti, il cui esame è terminato oggi in commissione Affari costituzionali, dove sono state apportate solo alcune piccole modifiche.
“Non riguarda le pensioni normali ma solo quelle dei parlamentari. È un gesto fondamentale per riconnettere sentimentalmente la politica con i cittadini”, ha detto Richetti alle telecamere di Montecitorio.
L’esame in Aula inizierà martedì 30 maggio. Tra le novità, l’introduzione del calcolo contributivo per le pensioni dei parlamentari, che saranno quindi equiparate, per trattamento, a quelle dei dipendenti statali. Viene poi istituita una gestione separata presso l’Inps.
In sintesi, ecco i punti principali della proposta di legge:
– Sistema contributivo: Abolizione dei vitalizi e estensione nei confronti dei parlamentari del sistema previdenziale contributivo vigente per i dipendenti pubblici.
– Nuove norme anche per ex parlamentari: La proposta prevede che il nuovo sistema, interamente contributivo, si applichi integralmente non solo ai parlamentari in carica, ma anche a quelli cessati dal mandato che percepiscono gli assegni vitalizi: “Le disposizioni della presente legge si applicano agli eletti in carica alla data di entrata in vigore della medesima legge, a quelli eletti successivamente a tale data, nonché a quelli cessati dal mandato precedentemente”.
– Chi ha diritto a pensione e quando: per avere diritto alla pensione il parlamentare deve avere esercitato il mandato per almeno 5 anni. La pensione si inizia a percepire al compimento dei 65 anni di età.
– Gestione separata Inps: viene istituita presso l’Inps un’apposita gestione separata dei fondi destinati al trattamento previdenziale dei parlamentari.
– Entità dell’importo della pensione: Nel passaggio al sistema contributivo le pensioni dei parlamentari non potranno essere superiori al trattamento già percepito al momento dell’entrata in vigore della legge. E’ una delle novità introdotte durante l’esame in commissione, con il via libera a un emendamento del Pd.
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