domenica 21 maggio 2017

Non sono capaci di amministrare neanche un condominio. Miserabili e mediocri grillini.

Il piano caditoie del Campidoglio faceva parte, al numero 18, dei «43 successi» della giunta pubblicizzati da Grillo. Il M5S prometteva di pulire in sei mesi tombini, chiusini e fogne. E i suoi esponenti promettevano in un anno tagli agli sprechi per rifare le strade. Ieri la pioggia ha lavato tutte le bugie della campagna elettorale 
ALESSANDRO D'AMATO
“Con noi al governo di Roma nei primi 6 mesi azione devastante x pulizia tombini chiusini scoli e fogne #marinosturailtombino”. Per fortuna che la rete non perdona e non dimentica. Altrimenti questo tweet del MoVimento 5 Stelle del Primo Municipio non sarebbe ancora lì a ricordarci quanto le vanterie dei politici siano nulla davanti all’inefficienza dell’amministrazione comunale. In particolare a Roma.
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m5s virginia raggi
Foto da: Twitter

Piove, piove su Virginia Raggi

Perché la pioggia di venerdì e sabato è bastata per allagare Roma e, a quasi un anno dall’elezione di Virginia Raggi, a dimostrare che invece nulla è stato fatto per tombini, chiusini, scoli e fogne come qualcuno aveva promesso. Certo, non c’è solo questo a fare innervosire. C’è anche che il piano caditoie del Campidoglio faceva parte, al numero 18, dei «43 successi più importanti di Virginia Raggi e della sua giunta nei primi 7 mesi di governo», pubblicato a febbraio sul blog di Beppe Grillo.
Il risultato finale è quello che avete potuto ammirare nei giorni scorsi. Il Messaggero ricordava stamattina che anche nel 2017 i fondi per la manutenzione delle strade, che riguarda anche l’annosa guerra alle buche, sono ben pochi: “nel programma triennale delle opere pubbliche 17-19 sono stati inseriti tre milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade di grande viabilità – ossia gli 800 chilometri di arterie principali gestite direttamente dal Campidoglio – e poco meno di dieci complessivi per i 4.700 chilometri di competenza dei 15 Municipi. A questo va aggiunto il bando di gara per la «manutenzione ordinaria, sorveglianza e pronto intervento» delle strade, valido per sei mesi e diviso in dieci lotti – nove sono divisi per zone, il decimo riguarda le sedi tranviarie – per un importo totale di 9.666.044 euro. Insomma, anche senza la corruzione di Mafia Capitale, la tenuta delle strade della Città eterna nelle sembra un obiettivo impossibile da raggiungere”.
virginia raggi pioggia roma
Foto da: Roma fa schifo

Nubifragio sulla Giunta

Questo serve per lo meno a ricordarci che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi. Ma è utile anche a segnalare che secondo Virginia Raggi – che ne ha parlato a Romatoday – anche questo è colpa dell’incuria degli anni passati e per risolvere sono necessari “interventi straordinari” a cui l’amministrazione “sta lavorando”. Insomma, quella dei “primi sei mesi” del M5S Primo Municipio era la tipica sciocchezza di chi non conosce la complessità degli interventi e però per tutta la campagna elettorale ha detto il contrario.
Il bollettino di ieri segnala che non di sole caditoie è fatta l’incuria amministrativa: a Circonvallazione Gianicolense un platano è crollato su un furgoncino in transito ferendo lievemente due persone a bordo, che sono state trasportate in ospedale e finendo sulla linea del tram 8. In via delle Capannelle i pompieri sono intervenuti in aiuto di alcuni conducenti in difficoltà sotto al cavalcavia ferroviario. Mentre i sommozzatori hanno ‘liberato’ automobilisti in via Giustiniano Imperatore e in via Laurentina nel quartiere Tintoretto. A causa della pioggia è stata anche momentaneamente chiusa la stazione Lucio Sestio della metro A. A Ostia, in via Giuseppe Botti, un pino è crollato finendo su un muro di cinta di un’abitazione e su un furgone in sosta, fortunatamente senza provocare feriti. Diverse le voragini che si sono aperte in città. Tra queste una in via del Pergolato, in zona Palmiro Togliatti, chiusa per un tratto e in via Giuseppe Parini ampia e profonda circa 5 metri.

Promesse & bugie 

Il MoVimento 5 Stelle romano non ha alcuna responsabilità per lo sgoverno degli anni passati. Mentre ne ha tantissime per aver illuso e promesso un cambiamento che nei fatti non c’è stato. E che lo abbia promesso è indubbio. Perché è impossibile dimenticare che Daniele Frongia, quando ancora era un semplice candidato e presentando il suo libro “E io pago” alla Camera, sostenne nel febbraio di un anno fa: “Abbiamo individuato 1,2 miliardi di euro di sprechi. Se il Movimento cinque stelle venisse eletto alle prossime elezioni, nel giro di un anno potrebbero essere reinvestiti per la città, come asili, trasporti e manutenzione stradale”.
daniele frongia
Eppure questi soldi non sono mai spuntati. E per tagliare gli sprechi non basta certo il poco tempo promesso da un politico in campagna elettorale. La pioggia ha lavato tutte le bugie. Anche quelle che servivano a raccattare voti.

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