Torino, il M5S toglie l’acqua ai bambini che si portano il cibo da casa
L’assessore minimizza ma le circolari delle scuole la smentiscono
Non mangi alla mensa scolastica? Allora porta l’acqua da casa. E’ questo quanto succede nelle mense scolastiche di Torino, dove viene negata l’acqua per bere ai bambini che non usufruiscono del servizio. Si chiude così la battaglia del panino libero a scuola che da ottobre infiamma i genitori torinesi.
Tutto nasce da un esposto di un gruppo di famiglie, a cui nel giugno scorso la Corte d’appello di Torino aveva dato ragione consentendo di consumare a scuola i pasti portati da casa. Una sentenza che dall’inizio dell’anno scolastico i vari istituti torinesi hanno recepito.
Dunque i bambini che non mangiano, e quindi non pagano, in mensa dovranno portarsi l’acqua da casa per poter mandar giù il pranzo.
I genitori sono sul piede di guerra, infatti è inaccettabile che si neghi l’acqua a dei bambini. Inaccettabile per un movimento che sulla carta ha sempre affermato che l’acqua è un bene di tutti e dev’essere libera. Evidentemente si può cambiare idea anche se a farne le spese sono soltanto dei bambini.
Insieme a questo è stato bocciato anche l’emendamento che prevedeva che la ditta appaltatrice provvedesse alla pulizia del refettorio e quindi, praticamente, che gettasse i rifiuti di tutti i ragazzi e non solo di chi mangia alla mensa.
Ancora una volta il M5s predica bene e razzola male, ma non è una sorpresa. Questa volta però a farne le spese sono dei bambini.
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