martedì 19 luglio 2016

La Giunta Raggi se la prende comoda. Dopo un mese: zero delibere

M5S
ANSA/ANGELO CARCONI
E’ passato esattamente un mese da quando Virginia Raggi è stata eletta sindaco di Roma, ma si attendono ancora interventi amministrativi concreti 
 
E’ passato esattamente un mese da quando Virginia Raggi è stata eletta sindaco di Roma. Un mese che solitamente scorre liscio per le fasce tricolori che si immergono nella nuova avventura tra mille impegni, ma anche la consapevolezza di dover concretizzare il prima possibile il programma elettorale. Virginia, invece, è stata impegnata in altro. Il suo è stato un inizio tutto in salita, un avvio costellato da diversi problemi. Le lotte intestine interne al M5S, la composizione della giunta e le nomine nei ruoli chiave hanno di fatto reso finora non giudicabile nei fatti il cambio di passo che Raggi e company hanno promesso.
Finora nessuna delibera è stata emessa e solo oggi ci sarà la prima riunione operativa del mandato. Nella riunione, a cui potranno partecipare anche i 29 consiglieri di maggioranza, si discuterà dell’assestamento di bilancio e delle linee programmatiche.  Un appuntamento che solitamente avviene molto prima. Eppure non si può dire che i grillini non fossero preparati all’eventualità di una vittoria. Erano dati per favoriti e molti di loro (compresa la Raggi) conoscono bene la macchina dell’amministrazione comunale avendo ricoperto ruoli al suo interno già nella giunta Marino. Insomma viene da chiedersi come mai finora non sia partita la vera politica grillina e non siano state affrontate le tante emergenze della città.
Anche un blog come Roma fa schifo, che l’ha sostenuta apertamente, si domanda come mai non sia stato preparato per tempo un progetto amministrativo sulla città con provvedimenti da approvare subito, non dopo un mese. Comunque, da oggi, sarà possibile capire meglio come si muoverà l’amministrazione Raggi e come i grillini affronteranno la sfida della gestione di una città complessa come la Capitale. Il primo dato da registrare è però un ritardo che Roma e romani non possono permettersi.
Finora ci sono stati le uscite spot in periferia e sul lungotevere più qualche autogol segnato dai neo nominati come l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro, Adriano Meloni  che ha definito i camion bar in centro una risorsa e uno strumento per dissetarsi e la neo assessore all’Ambiente Muraro  che sostiene che il problemi del traffico di Roma sono causati dai pedoni.
Ora però si fa sul serio e bisognerà capire la direzione che verrà presa sui nodi non più rinviabili. Dall’emergenza rifiuti alle partecipate, ora si fa sul serio e Virginia deve dimostrare di aver meritato la fiducia degli elettori.

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