domenica 17 luglio 2016

E pensare che il noto garantista Travaglio aveva detto che era tutto regolare. E questi sono i difensori della Costituzione?

«Regole fluide e ad personam Se avessimo fatto causa saremmo ancora tutti dentro» 

La senatrice Fucksia: le nostre cacciate tutte nulle
MILANO « Se al ballottaggio il Movimento Cinque Stelle vince sempre, in tribunale è destinato a perdere sempre»: Serenella Fucksia, ex senatrice pentastellata espulsa lo scorso dicembre dopo una votazione sul blog motivata da un ritardo della rendicontazione delle spese, commenta a caldo l’ordinanza del tribunale di Napoli che di fatto costringe il M5S a riammettere gli attivisti cacciati a febbraio. 
«Nel Movimento è tutto fumoso, dai contorni incerti: ci sono solo regole fluide ad personam e poi statuti, non-statuti, società...», prosegue Fucksia.
Ma senatrice lei cosa pensa della vicenda? Cosa crede sarebbe successo se anche voi in Parlamento vi foste affidati a un legale?
«Credo che se tutti noi espulsi ci fossimo rivolti al tribunale saremmo stati riammessi tutti».
Anche voi a Palazzo Madama?
«Lì non è mai stata seguita nemmeno una volta la procedura depositata: tutte espulsioni nulle. E le dico di più: anche la cacciata di Marino Mastrangeli, la prima, vista col senno di poi fa ridere...».
In che senso?
«L’accusa a suo carico era di essere stato in tv anziché in assemblea. Ora le assemblee sono deserte e i volti dei Cinque Stelle campeggiano nei salotti televisivi. Ma che differenza c’è tra essere dalla D’Urso come Mastrangeli o al Processo del lunedì come Alessandro Di Battista? Sa cosa c’è?».
Dica.
«Che del Movimento delle origini manca tutto: non c’è più lo streaming, con ci sono più le riunioni, le condivisioni. Ora ci sono solo bande di amici contro nemici».
Scusi, ma lei cosa avrebbe fatto se fosse stata negli attivisti di Napoli?
«Avrei mandato a quel paese tutti, come ha fatto un consigliere qui nelle Marche. Gli ha scritto lo staff e lui ha replicato duramente: è un atto di dignità».
Pare che stiano per essere presentati in via giudiziaria molti ricorsi contro il Movimento, con possibili cause per risarcimento danni...
«Ci stanno tutte. Anche io ho subito un danno, pensi alle accuse infamanti non vere nei miei confronti».
Lei non ha mai pensato di fare ricorso? Di tutelarsi in qualche modo?
«Ho tenuto con me una serie di documentazioni, degli atti. Non si sa mai, ma non mi interessa. Li userei per difendermi e replicare, ma queste non sono cose che rientrano nelle mie priorità. Io scrivo spesso su Facebook sui Cinque Stelle per ironizzare, anche se cono spesso critica, ma quello che conta a questo punto della legislatura per me sono quei progetti di legge che sto seguendo e a cui tengo».
Si parla anche di un possibile nuovo regolamento per le espulsioni. Lei cosa ne pensa?
«Facciano quello che vogliono. Guardi dalla mia esperienza ho compreso una cosa: a parte qualche persona valida che c’è come in tutti gli altri partiti chi sta nel Movimento deve avere una convenienza. 
A Napoli gli espulsi hanno anche chiesto le dimissioni di Roberto Fico.
«Ma Fico cosa faceva prima? Che esperienza ha? Che titolo?».
Come valuta il momento positivo del M5S?
«Questa vittoria alle Amministrative è stata facile, anche grazie agli autogol degli altri. Credo che votare il Movimento sia una moda adesso e come tutte le mode passano: tra un po’ ci si ricorderà dei Cinque Stelle come ci si ricorda dei pantaloni a zampa d’elefante ».
E. Bu.

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